L’emergenza sanitaria da Coronavirus ha accelerato il ricorso allo smart working. Sono tantissime le realtà che, continuano a lavorare da remoto, in quella che viene definita “modalità di lavoro agile“, ma non tutti i professionisti e le realtà aziendali sono arrivati pronti a questo appuntamento imposto dalla pandemia globale.
Secondo l’Osservatorio Smart working del Politecnico di Milano, prima dell’arrivo dell’emergenza Covid-19 in Italia solo il 58% delle grandi imprese aveva già introdotto iniziative concrete di lavoro agile, che viene definito come una nuova filosofia manageriale fondata sulla restituzione alle persone di flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati.
Nelle realtà che hanno sperimentato questo diverso modo di lavorare per contenere il rischio di contagio:
- il 68% dei lavoratori è riuscito da remoto a svolgere tutte le attività;
- il 29% non è riuscito a svolgere solo una parte delle attività, spesso a causa della mancanza di processi e dati digitalizzati;
- solo il 3% dichiara di non essere riuscito a portare avanti la maggior parte delle attività.
La maggior parte dei lavoratori ha dichiarato di aver apprezzato i vantaggi dello smart working – soprattutto in termini di crescita della propria autonomia lavorativa e della possibilità di dimostrare con i risultati il proprio valore professionale – e di voler continuare a praticarlo anche a regime.
Per innescare con successo il percorso di profondo cambiamento culturale richiesto dal passaggio al lavoro agil è necessario ripensare i modelli organizzativi aziendali in ottica di digital transformation. Lo smart working non può infatti prescindere dall’utilizzo di adeguate tecnologie abilitanti per rendere concrete le sue pratiche e i suoi modelli, ma allo stesso tempo rappresenta una grande leva per trasformazione digitale delle aziende pubbliche e private.
Nel video di PMI.it trovi tutte le informazioni che cerchi per capire come definire una roadmap per l’adozione di un modello di lavoro agile ben strutturato e alcuni suggerimenti sulle soluzioni tecnologiche più adatte alle PMI.