L’attuale struttura del sistema previdenziale italiano – recentemente oggetto di Riforma – prevede diverse possibilità di uscita dal mondo del lavoro, oltre alla pensione di vecchiaia che si raggiunge a 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi.
Per collocarsi a riposo anticipatamente, in deroga ai vincoli previsti dalla pensione ordinaria, esistono diverse formule di pensione anticipata, differenziate per requisiti anagrafici e contributivi ma anche per categorie di lavoratori. Una possibilità che fa ovviamente molta gola a coloro che sono già da un po’ di anni nel mondo del lavoro.
Si tratta in particolare delle seguenti opzioni:
- Pensione anticipata standard;
- Pensione anticipata contributiva, alla quale dal 2024 si applicano le finestre mobili;
- Quota 103, la soluzione di flessibilità che ha sostituito Quota 102, che a sua volta ha sostituito Quota 100;
- Opzione Donna prorogata dall’ultima Legge di Bilancio ma con alcune penalizzazioni e restrizioni rispetto al passato, dal punto di vista della platea e dei requisiti anagrafici richiesti;
- APe Sociale, misura altresì prorogata, ma con un adeguamento dell’età di accesso;
- Precoci;
- Usuranti e Gravosi;
- Isopensione;
- Scivolo nelle aziende con contratto di espansione.
Scopri nel video realizzato da PMI.it tutte le formule di pensione anticipata in vigore nel 2024, i requisiti di accesso, le eventuali penalizzazioni, le decorrenze in base alle finestre mobili e i vincoli da rispettare