Titoli di Proprietà Industriale
Con la recente istituzione del Fondo Nazionale per l’Innovazione, presso il Ministero dello sviluppo economico, è stato introdotto il concetto di valorizzazione economica dei titoli di proprietà industriale, allo scopo di incrementare – in particolare alle Pmi – la capacità di ottenere credito dalle banche o raggiungere una maggiore capitalizzazione sulla base delle invenzioni presenti nel proprio portafoglio.
A tale scopo è stata individuata una prima serie di criteri per la attribuzione di un valore economico ai titoli di proprietà industriale.
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Tuttavia, sotto la definizione di “proprietà industriale” si contano diversi titoli: Brevetti, Marchi, Modelli, Disegni. Per ciascuno è prevista una differente disciplina di registrazione a tutela delle “invenzioni”, e una differente modalità di determinazione di tasse e diritti da versare per la registrazione. Con un modello Excel è possibile calcolarli.
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La tutela presenta diversi gradi di estensione: nazionale, comunitario e internazionale. Al variare del grado variano i soggetti istituzionali di riferimento cui rivolgersi per la registrazione del titolo e i diritti da corrispondere.
Questo tutorial trae spunto dalla pubblicazione La tutela della proprietà industriale a cura dell ‘ Ufficio Italiano Brevetti e Marchi dell’MSI, contenente indicazioni sintetiche sui vari titoli di proprietà industriale previsti nella legislazione nazionale e per ciascuno i diritti e le tasse da corrispondere per il deposito, il rinnovo e l’estensione.
La normativa italiana contempla i seguenti titoli di proprietà industriale: Brevetto per invenzioni industriali; Brevetto per modelli di utilità; Certificati di protezione complementare; Privativa per nuove varietà vegetali; Registrazione di disegni o modelli; Topografie di prodotti a semiconduttori; Marchio; Marchio collettivo.
Calcolo tasse e diritti
Ad ognuno titolo corrisponde una differente tassa o diritto da corrispondere, con una differente modalità di calcolo o imputazione. Non si tratta quindi di realizzare un semplice “calcolatore” quanto uno strumento di orientamento che ci consenta di trovare la tassa o il diritto corrispondente all’I.P. (Intellectual Property) considerato.
Gli argomenti trattati nel tutorial riguardano principalmente:
- Uso dei collegamenti all’interno di un foglio Excel;
- Uso di “Convalida” per creare un elenco da utilizzare in un foglio diverso da quello in cui sono posizionati i dati che costituiscono l’elenco;
- Utilizzo delle funzione SE, CERCA.VERT, E/O (logico), in abbinamento tra loro.
Il modello si compone di due fogli. Nel foglio 2 sono riportate le tabelle pubblicate nella guida del Ministero dello sviluppo economico corrispondenti a ciascuna tipologia di titolo di proprietà industriale.
L’unica caratteristica comune è la modalità di presentazione della domanda di deposito, prevista in formato cartaceo e formato elettronico, agevolata rispetto alla prima con una consistente riduzione degli importi da versare (la metà).
Le tasse da versare cambiano anche a seconda che si proceda alla prima registrazione del titolo, al suo rinnovo o alla trascrizione di atti di trasferimento o costituzione di diritti di garanzia sui titoli medesimi.
Nella prima sezione del Foglio 1 è riportato l’elenco degli otto titoli (una sorta di indice) di proprietà industriale previsti dalla normativa. Ciascuna voce è collegata ad uno degli otto quadranti riportati nella seconda sezione del foglio 1 in cui è possibile calcolare la tassa o diritto da versare con riferimento a ciascun titolo:
Il caso più complesso riguarda la determinazione dei diritti da versare con riferimento al brevetto per invenzioni industriali per il quale si prevedono le seguenti casistiche:
1. Diritti di deposito differenziati a seconda che si proceda con il deposito in formato elettronico o cartaceo: Nel Foglio 2 abbiamo creato un elenco composto di due voci “Cartaceo” ed “Elettronico”. All’intervallo in cui sono posizionate le due voci (Celle A166:A167) è stato assegnato il nome “Formato”.
Nel Foglio 1, nel quadrante “Brevetto per invenzioni industriali”, nella Cella B12 utilizzeremo il nostro elenco selezionando dal menù Dati > Convalida ed inserendo nella sezione Origine il nome dell’intervallo contenente l’elenco che vogliamo utilizzare (=Formato). Il nome dell’intervallo, quando è riferito ad un elenco presente su un foglio di lavoro diverso da quello su cui viene utilizzato deve essere sempre preceduto dal segno “=”.
2. Se il deposito avviene in formato cartaceo saranno dovute ulteriori somme nel caso in cui la domanda sia composta da più pagine.
Nell’intervallo D6:D10 del Foglio 2, viene confrontato il numero di pagine inserito nel Foglio 1 alla Cella C13 determinando il corrispondente importo da versare.
Se ad es. inseriamo 10 pagine l’importo corrispondente sarà calcolato in 120 Euro: La formula =SE(Foglio1!$C$13&<=Foglio2!B6;Foglio2!C6;0) confronta il numero di pagine inserito nella Cella C13 del Foglio 1 (Foglio1!$C$13<=Foglio2!B6) e se risulta minore/uguale al limite della Cella B6 del Foglio 2 (10) allora assegna il valore di 120 euro (Foglio2!C6), altrimenti assegna valore zero.
3. L’importo dei diritti è inoltre condizionato dal numero delle rivendicazioni presenti nella domanda di brevetto. Oltre la decima, i diritti dovuti sono calcolati in 45 euro per ciascuna. Il calcolo per ogni rivendicazione aggiuntiva alla decima è contenuta nella formula della Cella C16 del Foglio 1: SE(C14>10;45*(C14-10);0). Se il numero delle rivendicazioni indicate in C14 è maggiore di 10 allora calcola un contributo di 45 euro per ogni rivendicazione aggiuntiva oltre alla decima (C14-10).
Il valore riportato nella Cella C16 terrà dunque conto dei seguenti parametri: domanda presentata in formato Cartaceo o Elettronico; numero di rivendicazioni contenute nella domanda; diritti relativi alla ricerca di anteriorità.
È inoltre previsto il versamento di diritti differenziati per: mantenimento in vita del brevetto; trascrizione di atti di trasferimento o di costituzione di diritti di garanzia, per ciascun brevetto; domande di licenza obbligatoria; concessione di licenza obbligatoria.
Queste quattro voci formeranno gli elementi dell’elenco contenuto nel Foglio 1Cella B19 ottenuto con la funzione Convalida sull’intervallo C168:C171 inserito nel Foglio 2 nominato “DirittiInvenzione”.
Selezionando la voce “Diritti per il mantenimento in vita del brevetto”, si attiverà nella Cella A20 la richiesta dell’indicazione dell’Anno (=SE(B19=”Diritti per mantenimento in vita del brevetto”;”Anno”;””)), dalla Cella B20 sarà possibile selezionare l’anno dal quale si intende richiedere il rinnovo mentre nella Cella D20 è presente la formula: =SE(A20=”Anno”;CERCA.VERT(B20;Foglio2!F2:G12;2);CERCA.VERT(B19;Foglio2!A15:B17;2;FALSO)) che determina – tramite la funzione CERCA.VERT – il valore del contributo in relazione all’anno selezionato, se la Cella A20 è valorizzata con Anno.
In caso contrario viene utilizzata sempre la funzione CERCA.VERT (Foglio 2, intervallo A15:B17) per assegnare il valore del contributo da versare per le voci: trascrizione di atti di trasferimento o di costituzione di diritti di garanzia, per ciascun brevetto; domande di licenza obbligatoria; concessione di licenza obbligatoria.
Infine, per quanto riguarda la determinazione delle tasse o diritti da corrispondere in relazione al deposito della domanda o gestione degli altri titoli di proprietà industriale (brevetto per modelli di utilità; certificati di protezione complementare; privativa per nuove varietà vegetali; registrazione di disegni o modelli; topografie di prodotti a semiconduttori; marchio; marchio collettivo) è stata utilizzata la medesima tecnica che abbina l’utilizzo dello strumento Convalida per l’utilizzo di un elenco composto dalle voci reperibili nelle tabelle del Foglio 2 e l ‘ utilizzo della funzione CERCA.VERT per la ricerca del valore della tassa o diritto, corrispondente alla voce selezionata.