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Cartelle esattoriali: rateizzazione con Excel

di Paolo Sebaste

Pubblicato 4 Gennaio 2011
Aggiornato 5 Marzo 2013 07:31

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I debiti contratti con Fisco ed enti previdenziali possono essere rateizzati. Per calcolare requisiti, numero ed entità delle rate si può ricorrere ad Excel

La società incaricata di riscuotere i debiti iscritti ruolo Equitalia ha reso disponibile sul proprio sito diversi simulatori per verificare i propri requisiti per accedere alla rateazione e determinare numero e importo delle rate con cui estinguere il debito erariale o previdenziale.

Costruiamo il nostro simulatore in Excel.


scarica l’esempio

Il nostro obiettivo consiste nella determinazione della rateazione massima, applicabile all’importo del debito iscritto a ruolo in funzione di tre possibili ipotesi:

  1. Debiti per importi fino a 5.000 euro
  2. Debiti per importi oltre 5.000 euro per persone fisiche
  3. Debiti per importi oltre 5.000 euro per soggetti in regime di contabilità ordinaria

Equitalia, infatti, ha emanato a partire dal 2008 una serie di direttive che, in accordo con la normativa vigente, definiscono i requisiti che cittadini e imprese devono possedere per accedere alla rateizzazioni.

Il numero massimo di rate per debiti fino a 5.000 euro è 18 per importi fino a 2.000 euro, 24 per importi tra 2.001 euro e 3.500 euro, 36 per importi tra 3.501 euro e 5.000 euro.

Nel caso di debiti oltre i 5.000 euro i cinquemila euro occorre distinguere a seconda del soggetto che intende presentare la domanda di rateazione.

Persone fisiche, ditte individuali e soggetti in regimi fiscali semplificati (imprese minori, contribuenti minimi): le istanze vengono esaminate prendendo in considerazione indicatore ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) del nucleo familiare del debitore ed entità del debito iscritto a ruolo.

Il debito viene rapportato a un importo definito (“soglia di accesso“) – valore entro cui il debitore è in condizione di farvi fronte in un’unica rata – determinato in funzione di scaglioni ISEE (5.000 – 400.000 euro) determinati in classi dell’ampiezza di 5.000 euro.
Affinché l’istanza venga accolta è dunque necessario che l’importo del debito sia superiore alla soglia di accesso determinata per la classe ISEE di riferimento.

Dividendo il valore della soglia di accesso per 12 si ottiene il valore approssimativo della rata mensile. In ogni caso occorre tenere presente che l’importo minimo della rata deve essere pari a 100 euro e il debito può essere rateizzato al massimo in 72 rate.

Società di capitali, cooperative, mutue assicuratrici, società di persone e ditte individuali in contabilità ordinaria, che operano in regime di contabilità ordinaria – l’accesso alla rateazione è soggetto alla “temporanea difficoltà ad adempiere“, con l’obbligo di comprovare con apposita documentazione l’incapacità ad adempiere regolarmente alle proprie obbligazioni.

Gli indicatori per la valutazione delle richieste sono: Indice di liquidità (normalmente utilizzato nelle analisi dei bilanci), che è dato dal rapporto tra la somma delle liquidità correnti e differite con le passività correnti, e deve essere inferiore a 1; Indice Alfa (debito complessivo/ valore della produzione) x 100, che determina anche il numero massimo di rate ottenibili e deve essere sempre maggiore di quattro.

  • Alfa < 4: non concessa
  • Alfa > 4 < 7: massimo 18 rate
  • Alfa > < 10: massimo 36 rate
  • Alfa > 10: massimo 72 rate

Il modello si compone di tre fogli, il primo dei quali si chiamerà Input, contenente i dati necessari per determinare il tipo di debito per il quale si richiede la rateazione:

Se l’importo del debito da rateizzare nella cella E3 è compreso nel limite di 5.000 euro, sarà evidenziato nella cella H3 il numero di rate consentito sulla base del calcolo effettuato nel foglio Tabelle:

Il valore inserito in E3 viene confrontato con i limiti inseriti nella tabella determinando il valore da assegnare al numero di rate massimo da concedere, ad es. =SE(E(Input!E3>=3501;Input!E3<=5000);36;0) – se il valore inserito in E3 è compreso tra 3.501 e 5.000 allora il numero massimo di rate concedibili è 36, altrimenti viene assegnato valore zero (0).

Rateazione debiti oltre 5.000 euro

Qualora il valore inserito in E3 sia superiore a 5.000 euro entra in gioco un ulteriore fattore, necessario a determinare la misura della rateazione: la tipologia del soggetto richiedente.

Persone Fisiche, Ditte individuali, Soggetti in regimi fiscali semplificati – la richiesta deve essere supportata dalla presentazione della dichiarazione ISEE, il cui valore serve a determinare la soglia di accesso entro cui il debitore ha diritto di richiedere la rateazione, secondo i parametri indicati nella relativa tabella:

Le classi ISEE sono definite in scaglioni di 5.000 euro fino ad un massimo di 400MILA euro. Ad ogni classe corrisponde una soglia di accesso cui corrisponde il valore della “Rata indicativa“.

I valori inseriti nelle celle E3 (importo del debito) e C5 (Valore ISEE) consentono di determinare si hanno i requisiti (solo se l’importo del ruolo è superiore alla soglia di accesso) e qual è la rata corrispondente.

Per determinare se l’istanza di rateazione può essere accolta utilizziamo l’abbinamento della funzione CERCA.VERT e della fuzione SE:

=SE(E3<CERCA.VERT($C$5;Tabelle!$A$5:$F$84;3);”L’istanza non può essere accolta”;”L’istanza può essere accolta”)

La funzione CERCA,VERT ha il compito di determinare il valore della soglia di accesso (colonna 3) corrispondente al valore dell’ISEE inserito in C5 del foglio Input scorrendo l’intervallo A5: F84.

La funzione SE confronta il valore ottenuto da CERCA.VERT con il valore del debito indicato in E3, determinando la possibilità o meno di ottenere la rateazione.

Utilizziamo l’abbinamento tra le due funzioni anche per la determinazione o meno della Rata indicativa: =SE(A6=”L’istanza non può essere accolta”;””;CERCA.VERT($C$5;Tabelle!$A$5:$F$84;6))

Qualora A6 sia valorizzata con il testo “L’istanza non può essere accolta” la cella F6 non riporterebbe alcun valore (condizione VERO) in caso contrario sarebbe riportato il valore della Rata indicativa corrispondente (condizione FALSO).

Società di capitali, Cooperative, Mutue Assicuratrici, Società di persone e ditte individuali in contabilità ordinaria

Per determinare la rateazione massima concedibile per questa categoria di soggetti sarà necessario compilare i campi del Foglio “Indice Liquidità”:

In tal modo sarà possibile ottenere i valori necessari al calcolo dell’indice di liquidità: Indice di Liquidità = Liquidità differita+Liquidità corrente/Passività correnti

Come noto, il solo valore dell’indice di liquidità inferiore ad 1 non è sufficiente per determinare la concessione della rateazione occorrerà dunque determinare anche il cosiddetto “Indice Alfa”:

Il confronto dei due indici consente la determinazione della possibilità di accedere alla rateazione: =SE(E(Input!C14<1;Input!C17>3);”Rateazione concessa per max Rate:”;”Rateazione non concessa”)

E quindi la determinazione del numero massimo di rate ottenibili qualora siano soddisfatte entrambe le condizioni: Indice di liquidità < 1 e Indice Alfa > 3.