Il servizio Business Productivity Online Suite (BPOS) di casa Microsoft è stato vittima nei giorni scorsi di alcuni disservizi che hanno causato fastidiosi rallentamenti nella gestione della posta elettronica da parte di alcuni hub statunitensi. Da Microsoft le scuse a tutte le aziende che hanno subito danni e la promessa di un servizio sempre più efficiente.
I disservizi hanno avuto inizio nella giornata di martedì a danno del servizio SPOS-S Exchange, “soffocato” da un «traffico malformato di email». Come risultato, nelle ore che hanno preceduto la risoluzione del problema si è assistito ad un accumulo di messaggi, che ha creato una lunga coda di invii; per le aziende che si appoggiano a tale servizio, ciò ha significato ritardi nell’invio della posta elettronica quantificabili mediamente in 6-9 ore.
Nella giornata di giovedì un altro flusso anomalo di email ha portato a ritardi nell’invio della posta elettronica di circa 45 minuti, a cui è seguita un’altra problematica, che ha portato al blocco temporaneo di 1,5 milioni di messaggi che non sono stati inviati ai destinatari per un periodo di circa 3 ore.
La situazione, già di per sé critica, ha subito un ulteriore degrado a causa di un problema nella risoluzione dei DNS relativi ad uno dei domini Microsoft, fattore che ha così impedito l’accesso ai device Microsoft Exchange ActiveSync per alcune ore.
Da Microsoft la rassicurazione di come tutto ora sia tornato alla normalità e le scuse per i disagi e gli eventuali danni causati alle aziende che si appoggiano al servizio BPOS. Nel prossimo futuro, la promessa di una comunicazione più solerte e dettagliata sugli eventuali disservizi, distribuiti tramite la Service Health Dashboard.
Le rassicurazioni sulla qualità e affidabilità del servizio nel prossimo futuro hanno però un sapore dolce-amaro; BPOS è infatti già stato al centro di polemiche riguardanti la sua affidabilità, già compromessa in passato da altri disservizi con conseguenti malfunzionamenti che si sono protratti più volte anche per giorni interi.