Un recente studio commissionato da Microsoft a Edge Strategies sull’impatto del Cloud sulle Pmi nel breve termine – “SMB Cloud Adoption Study 2011” – prevede una diffusione crescente tra le piccole aziende dei servizi a pagamento: entro i prossimi tre anni, infatti, le Pmi disposte a pagare per uno o più servizi sulla “Nuvola” salirà dal 29 al 34%, raddoppiando in molti paesi il trend attuale.
Nei prossimi anni, il 43% del carico di lavoro verrà effettuato attraverso servizi cloud, il 28% rimarrà a livello on-premise e il 29% sarà basato su altri servizi, a volte gratuiti.
La ricerca evidenzia inoltre come le dimensioni dell’azienda sono proporzionali all’utilizzo del Cloud: il 56% delle compagnie con 51-250 dipendenti pagherà infatti nei prossimi 3 anni per una media di 3,7 servizi contro i 3,3 delle aziende più piccole.
«L’adozione del Cloud sarà graduale e le Pmi continueranno ad operare nell’immediato futuro attraverso un modello ibrido, con una miscela di infrastrutture off-premise e on-premise», ha spiegato Marco Limena, vice presidente Worldwide Communications Sector, presso Microsoft. «Quando il Cloud sarà più diffuso e l’IT delle Pmi sorpassato, l’adozione crescerà rapidamente».
Per quanto riguarda i fornitori di servizi, fattore chiave per la scelta da parte delle Pmi risultano essere le passate esperienze, ma anche la presenza locale. I servizi più richiesti in prospettiva saranno connessi a collaborazione, data storage, backup e gestione email di tipo business.
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