Gigya, società specializzata nel social marketing, ha analizzato il comportamento degli utenti LinkedIn, scoprendo come negli ultimi 6 mesi il numero di persone che ha utilizzato tale servizio come strumento di login su siti B2B sia passato dal 3 al 20%.
Una crescita notevole che se ben sfruttata può permettere alle Pmi di utilizzare LinkedIn come valido strumento per incrementare il proprio business.
Gli utenti che utilizzano tale servizio come strumento di login su realtà B2B hanno nella maggior parte dei casi tra il 35 e i 54 anni (41%), mentre i portali business più gettonati appartengono al settore della finanza, della tecnologia, della medicina e dell’educazione.
Quasi parità per quanto riguarda il loro sesso, con una leggera penalizzazione per le donne (45%). Il 30% proviene da compagnie con meno di 1000 dipendenti, con una punta del 41% per le compagnie con oltre 10.000 dipendenti.
Ora che LinkedIn sta conseguendo sempre maggior seguito come strumento per il login, è bene che le Pmi sfruttino a dovere lo strumento nel momento in cui stabiliscono una specifica linea strategica per la propria presenza sul Web. PC World indica a tal fine 4 elementi da tenere in considerazione:
- Integrare: i dati Gigya mostrano chiaramente che se si opera all’interno di un sito Web orientato al business, è bene offrire ai clienti e agli altri visitatori la possibilità di effettuare il login utilizzando le loro identità LinkedIn;
- partecipare: assicuratevi che la vostra compagnia abbia una sua presenza su LinkedIn. Dopo aver offerto l’accesso, sarebbe un peccato non coinvolgere la clientela nel proprio operare; a tale scopo è bene sincronizzare l’account LinkedIn con quello Twitter oppure al proprio blog;
- collaborare: sono spuntati alcuni nuovi servizi che incrementano la collaborazione attraverso LinkedIn, come ad esempio Manymoon e Huddle;
- produrre: per potenziare il proprio business si possono mostrare le proprie capacità ed esperienze attraverso le “raccomandazioni” e le Answer di LinkedIn.