Nonostante i numeri non siano quelli annunciati dal ministro Brunetta qualche mese fa, la Posta Elettronica Certificata acquisisce ogni giorno nuovi consensi ed aumentano sempre di più i cittadini, i professionisti e le imprese che adottano questo strumento per comunicare con la PA.
In realtà la PEC è un obbligo, che dallo scorso 29 novembre coinvolge tutti i soggetti iscritti ad albi o elenchi professionali, ma che in mancanza di sanzioni sta prendendo piede a fatica.
Comunque, ad oggi sono più di un milione i professionisti dotati di PEC, ovvero oltre il 50% del totale. Sembra quindi che la categoria abbia superato le difficoltà iniziali, dovute prevalentemente ad una normativa poco chiara e alla mancanza di conoscenze tecniche da parte di alcune professioni.
Per quanto riguarda le imprese, anche esse obbligate alla casella PEC se di nuova costituzione, gli indirizzi attivi sono oltre 400 mila, ma con una speranza di crescita per il futuro. In questo senso potrebbe essere di forte impulso il protocollo di intesa sottoscritto lo scorso 29 luglio con Rete Imprese Italia (super-associazione di Pmi), con l’obiettivo di agevolare la diffusione dello strumento di comunicazione informatica tra le oltre 2.500.000 aziende associate alle cinque Confederazioni imprenditoriali.
A questo punto è determinante per la diffusione il contributo delle PA, in quanto capace di generare un circolo virtuoso nell’utilizzo dello strumento. Per il momento, sono circa 11mila le amministrazioni, tra centrali e locali, dotate di PEC, per un totale di circa 18mila caselle attive.