Microsoft ha da tempo intrapreso un cammino all’insegna del compromesso fra tecnologie proprietarie e interoperabilità. L’ultima novità riguarda la posta elettronica di Outlook, che da ora in poi guarderà alla filosofia dell’open source con meno distanza.
L’apertura dei codici si tradurrà in una rivoluzione di nuove applicazioni che coinvolgeranno email, appuntamenti, rubriche e contatti.
Questo, non appena il colosso di Redmond pubblicherà le specifiche tecniche e la documentazione relativa ad Outlook ed in particolare al suo formato di archiviazione dati “.pst”.
A diffonderne la voce il blog ufficiale, che illustra brevemente anche le motivazioni che hanno determinato questa curiosa scelta.
«La portabilità dei dati è diventata una necessità crescente sia per gli utenti che per i partner poiché sempre più informazioni vengono memorizzate e condivise in formato digitale».
La nuova strategia Microsoft permetterà dunque di accedere ai dati memorizzati nei file .pst utilizzando le API di Messaging (MAPI).
Microsoft considera l’iniziativa parte integrante del processo di apertura intrapreso nel 2008, attraverso cui realizzare i principi di base per l’interoperabilità tra le soluzioni dei differenti vendor.