Gli internauti europei sono molto sensibili ai rischi legati criminalità informatica. Preoccupa soprattutto la sicurezza delle informazioni personali e dei pagamenti online: è quanto conferma una nuova indagine di Eurobarometro (Commissione UE) che ha coinvolto circa 27.000 utenti (vedi la scheda sull’Italia).
A marzo 2012, secondo il Cyber Security Report 2012 il 12% degli intervistati ha già subito frodi informatiche e l’8% è stato vittima di furto di identità. L’89% degli utenti Internet evita di fornire informazioni personali online e il 74% pensa che il rischio di rimanere vittima di reati informatici sia aumentato negli ultimi anni.
Questo non vuol dire che in Europa non si utilizzi il Web per transazioni e business. Il 53% degli utenti UE acquista beni o servizi online contro il 20% che, viceversa, li vende; il 52% frequenta regolarmente i social network e il 48% si avvale dei servizi bancari tramite Internet.
Altro dato importante emerso grazie al sondaggio di Eurobarometro è la percentuale di chi non ritiene di essere adeguatamente informato sui rischi della criminalità informatica : il 59%. Del resto, il 40% degli intervistati appare seriamente preoccupato che qualcuno si possa appropriare o utilizzare indebitamente i suoi dati personali e il 38% arriva a dubitare della sicurezza dei pagamenti in rete.
Ciò malgrado, il 53%, in Italia la percentuale sale al 54%, non ha operato un cambiamento delle password online durante l’ultimo anno. Nei siti web bancari la media europea della mancata modifica è del 19%, quella italiana è del 15%.
Per Cecilia Malmström, Commissario UE per gli Affari interni, “sempre più persone sfruttano le potenzialità di Internet e beneficiano dell’economia digitale. Non sorprende quindi che la sicurezza delle informazioni personali e dei pagamenti online sia una delle principali preoccupazioni. Colpisce invece il fatto che solo il 50% degli europei prenda misure efficaci per proteggersi dalla cibercriminalità”.
Per creare una difesa più efficace contro le crescenti minacce informatiche a danno dei cittadini e delle imprese Ue la Commissione europea ha proposto l’istituzione, entro il 2013, di un Centro europeo per la lotta alla criminalità informatica. Questo organismo si dovrà occupare delle attività illecite svolte sul web dalla criminalità organizzata, concentrandosi in particolare sugli attacchi contro i servizi bancari e altre attività finanziarie online.
Suoi ulteriori compiti saranno proteggere i profili dei social network dalle infiltrazioni criminali, fornire informazioni e analisi alle autorità nazionali preposte a contrastare il cybercrime per metterle in grado di evitare furti di identità online e attacchi informatici contro le infrastrutture nevralgiche e i sistemi d’informazione dell’UE.
– Eurobarometer