Apple cambia la strategia con cui comunica ai propri potenziali clienti i vantaggi di Mac OS X sul piano della sicurezza, alla luce della recente produzione di codice maligno indirizzato ai computer della mela: i Mac non sono immuni dai virus, ma forti e ben corazzati contro le minacce.
Un cambiamento di visione che si traduce immediatamente in un cambiamento nella strategia di marketing della società e si riflette quindi all’interno del sito Apple: sul piano della sicurezza, scompare la frase che descrive Mac OS come «immune dai virus per Pc», sostituita dalla più cauta «è sicuro fin da subito».
Se prima quindi i sistemi Apple venivano descritti come immuni «dalle migliaia di virus che minacciano costantemente i computer basati su Windows», ora si punta sulle difese integrate di OS X, in grado di proteggere al meglio i Mac da software pericolosi.
Il caso Flashback e le altre minacce che si sono susseguite nel corso dei mesi hanno lasciato quindi il segno e costretto Apple a cambiare il suo approccio alla sicurezza, facendo così parzialmente crollare la sbandierata superiorità del mondo Mac in questo ambito.
Alla fine, come messo in evidenza dai tecnici Kaspersky, era solo questione di numeri; una volta che i sistemi Apple hanno costituito una percentuale di installato ritenuta interessante dai cybercriminali, sono apparse anche le prime minacce in grado di attaccare, seppure al momento non troppo pesantemente, anche i sistemi della mela.
Visto il crescente successo dei computer Apple, nuove minacce sono potenzialmente all’orizzonte e Apple non può e non deve restare a guardare; paradossalmente, infatti, il mondo Windows, da anni circondato dalle minacce più variegate, ha già costretto Microsoft a correre ai ripari investendo numerose risorse nella sicurezza del suo sistema.
I cambiamenti alla pagina Web del gruppo indicano in sostanza un nuovo atteggiamento da parte di Apple, più cauto e maggiormente indirizzato alla creazione di sempre nuove misure di sicurezza volte a proteggere il proprio sistema.