Registrazione nuovi domini: roadmap
L’ICANN, organismo nato per garantire la stabilità e lo sviluppo della Rete, ha fissato le date per “l’estensione di Internet”, dopo aver annunciato la imminente disponibilità di domini Internet con alfabeto cinese, arabo e cirillico: dal 12 gennaio è possibile inoltrare le richieste di registrazione di nuovi domini, il 29 marzo sarà l’ultimo giorno per registrarsi nel sistema di sottomissione delle richieste (TLD Application System -TAS) e il 12 aprile è fissata la chiusura delle richieste.
La gestazione è durata quasi 6 anni e forse è stata anche lievemente osteggiata da aziende e organismi internazionali come pure dal Congresso americano a cui non piace la reale internazionalizzazione cui punta l’Internet del futuro.
Domini con nuovi alfabeti
La grande novità riguarda l’apertura verso i nuovi alfabeti,segnando forse la fine dell’attuale egemonia delle lingue latine e occidentali.
Potranno essere ratificati suffissi web molto diversi dagli attuali che sono solo sedici possibili indirizzi alla destra del punto (come .com e .net) e che non si riferiscono a Paesi o territori ( come il .it nel caso dell’Italia ).
Lo stesso Rod Beckstrom, CEO di Icann, ha commentato che “internet era americano al 100%, ora sta diventando 100% globale” e quindi si comprende come questa transizione possa rendersi necessaria per rendere realmente “internazionale” uno strumento già globalmente usato da tutti.
La valutazione delle richieste
L’iter di valutazione parte da una registrazione nel sistema di sottomissione delle richieste TAS, che richiede un pagamento pari a 145.000 euro in forma di donazione all’organizzazione ICANN.
Gli interessati a sottomettere una richiesta di registrazione del dominio possono avvalersi di un’area specifica in cui registrarsi, inviare la richiesta contando anche su una dettagliata guida all’uso di ognuna delle risorse a disposizione.
Le richieste saranno rese pubbliche dopo la chiusura della Call ed elencate nel sito ICANN unitamente alle valutazioni espresse dall’organismo, che consistono di una serie di controlli per scongiurare il rischio di frodi e “occupazioni” virtuali.
La valutazione sarà eseguita in collaborazione con l’Interpol cui spetta di il compito di verificare l’attendibilità dei singoli richiedenti smascherando eventuali richieste illegittime.
Il numero dei nuovi domini
Si prevede la ricezione di centinaia se non migliaia di richieste di domini e quindi il lavoro si configura arduo, anche perché diversi organismi internazionali, aziende e lo stesso congresso americano propendono per un numero ridotto di nuovi domini di primo livello.
Ovviamente il numero di domini finale non è fissato e una cosa è certa: poiché l’ICANN è un’organizzazione internazionale” come ha ricordato il CEO, e rappresenta interessi globali, i nuovi domini rispecchieranno l’assetto mondiale attuale dando spazio a chi fino ad oggi non l’ha avuto secondo un’equità che forse è ora di colmare.
Per sottomettere una richiesta di registrazione, è possibile visitare la pagina dedicata.