Firefox ha annunciato ormai da mesi l’intenzione di spingere sull’acceleratore per aumentare il ritmo delle nuove release e rendere così più febbrile ed efficace la frequenza di aggiornamento del browser. Non sempre, però, tale strategia può essere considerata una virtù e soprattutto in ambito business, anzi, la cosa è stata fotografata perlopiù come un problema.
Il panda rosso, quindi, si sdoppia. L’apposito progetto Extended Support Release (ESR) renderà Firefox un browser a lunga scadenza, il tutto per meglio sposare gli interessi della community ed offrire ad ognuno quel che desidera dal proprio rapporto con Firefox.
Cosa sia la ESR è spiegato direttamente dal gruppo: «si tratta di una versione del browser destinata ad imprese, istituzioni pubbliche, università e ad altre organizzazioni che gestiscono centralmente l’implementazione di Firefox all’interno della propria struttura».
Sulla base di questa dimensione parallela di Firefox, insomma, il software verrà aggiornato soltanto una volta l’anno portando agli utenti soltanto gli interventi fondamentali apportati al navigatore.
L’obiettivo è quello di offrire all’utenza un browser più stabile nel tempo, senza inversioni di rotta che possano mettere in crisi applicativi o funzioni per i quali Firefox viene utilizzato. Così facendo la linea di lungo periodo rimane univoca, ma le deviazioni di breve periodo non intaccano comunque la bontà dell’esperienza.