Il Convergence 2007 è l’evento scelto da Microsoft per presentare le novità che ha in serbo per le aziende. Ieri è stato annunciato il lancio di comunità virtuali per gli utenti di Dynamics CRM mentre domani il CEO Steve Ballmer presenterà il nuovo software per il Customer Relationship Management.
Dynamics Live CRM, questo il nome del nuovo prodotto, era già stato oggetto di proclami da parte di Microsoft che lo indica come il primo CRM 100% multi-tenant. Questa caratteristica permette al programma di gestire contemporaneamente più utenti, ognuno dei quali è in grado di svolgere operazioni diverse.
Un altro aspetto strategico su cui a Redmond hanno puntato molto è la natura ibrida della soluzione, che unisce la modalità di fruizione on-demand con quella on-premise. Questo vuol dire che il software può essere utilizzato tradizionalmente sul computer dove è installato (on-premise) ma l’utente può anche scegliere di usufruirne in remoto (on-demand) tramite web o Outlook.
Nei piani di Microsoft, questa duplice natura permetterebbe di usare lo stesso software on-premise nella sede centrale dell’azienda e, contemporaneamente, lasciare la possibilità ai dipendenti di altre sedi di utilizzarlo in remoto on-demand.
Per alcuni però, la scelta di Microsoft sarebbe «né carne né pesce». Esemplari sono le parole di Denis Pombriant, presidente di Beagle Research Group, una società esperta in ricerche nel settore dei CRM. L’analista ha dichiarato su eWeek che la soluzione ibrida è una strategia che «punta a non perdere, piuttosto che puntare a vincere» perché «Microsoft è entrata con ritardo nel settore dei CRM» e non si è accorta che il trend vincente sia quello dell’on-demand di «società come Salesforce.com, RightNow Technologies e Entellium».
Le polemiche non sono mancate neanche in merito all’altra novità annunciata da Microsoft. La società di Bill Gates ha progettato un sistema di community aperto a tutti gli utenti dei suoi software Dynamics che dovrebbe favorire lo scambio di informazioni, la comunione di best practice e soprattutto la creazione di relazioni sociali.
Un vero e proprio business social network, come commenta Satya Nadella, vice presidente di Microsoft Business Solutions: «pensate a un Myspace per i professionisti». Per adesso è disponibile una comunità virtuale dedicata ai professionisti della finanza ma presto faranno la loro comparsa quelle per gli addetti alle vendite e al marketing, nonché alle risorse umane e all’IT.
Anche in questo caso, Microsoft è stata tacciata di seguire semplicemente un trend in cui altri sono già attivi da tempo. Nicholas Hoover su InfoWeek parla di LinkedIn, social network dedicato ai professionisti che gode già di una notevole fama, oppure della nuova piattaforma Lotus Connects di IBM. Secondo Hoover, i social network sono diventati una ‘mee-too technology’, da implementare ‘per forza’ per tenersi a passo coi tempi.
Le recenti vicende in casa Cisco confermerebbero questa teoria ma è ancora troppo presto per decretare l’effettivo valore di una rete sociale in ambito aziendale, poiché si tratta di un fenomeno ancora allo stato embrionale.