Ubuntu 9.04, noto con il nome in codice “Jaunty Jackalope” è finalmente arrivata: il sistema operativo sponsorizzato da Canonical è disponibile online per tre differenti ambienti: desktop, server (ove spiccano le potenzialità in ambito cloud) e Remix per MID e netbook.
La versione 9.04 di Ubuntu basa il suo ambiente desktop su GNOME 2.26 (o in alternativa KDE 4.2.2) con X.Org 1.6 mentre sotto il cofano batte il kernel versione 2.6.28-11.37, in grado di supportare il nuovo file system Ext4.
Si tratta di una versione potenziata del già collaudato Ext3 in grado di incrementare i limiti di memorizzazione a 64 bit, garantendo maggiore efficienza e velocità nella gestione di volumi dalle dimensioni più generose. Il file system Ext3 resta comunque la scelta predefinita in fase di installazione.
La versione desktop promette, fra le molte migliorie, un tempo di avvio inferiore ai 25 secondi, una supporto migliore alla sospensione con tempi di riavvio più celeri, una migliore gestione del roaming tra reti WLAN e reti mobili 3G, nonché un nuovo sistema per le notifiche, ideato per essere il meno intrusivo possibile.
Dal lato server, spicca invece l’inclusione del framework cloud open source Eucalyptus, strumento prezioso per la creazione semplice e veloce di reti cloud all’interno dei datacenter aziendali; le aziende possono quindi trarre vantaggio da questa struttura distribuita nelle elaborazioni più complesse.
La piattaforma di cloud computing offerta da Jaunty Jackalope è da considerarsi comunque a livello di anteprima; il software troverà infatti la sua vera maturità in Ubuntu 9.10, già da oggi noto con il nome in codice “Karmic Koala”.
Ubuntu Server Edition 9.04 vanta inoltre una approfondita fase di testing, in grado di assicurare il corretto funzionamento del sistema operativo all’interno di numerose configurazioni hardware. Sarebbero infatti ben 45 i sistemi testati e prodotti da società quali IBM, Sun, HP, Dell e Lenovo.