Quickies, promemoria Rfid da ufficio via sms

di Alessandro Vinciarelli

6 Maggio 2008 10:30

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I post-it sui quali siamo abituati a mantenere le nostre note si evolvono, diventando intelligenti e inviando promemoria e appuntamenti al nostro cellulare

La realtà digitale ha invaso da tempo i nostri uffici, abbattendo barriere che pensavamo invalicabili. Dalle grandi soluzioni fino ai piccoli gadget, le nuove tecnologie stanno rivoluzionando il modo di lavorare, sfornando strumenti e soluzioni su misura fruibili sempre più via Web, Desktp o cellulare.

L’ultima trovata dell’industria hi-tech susciterà certamente una buona dose di malinconia tra i più affezionati alla “tradizione”: stiamo parlando dell’addio ai cari vecchi post-it, oggi “minacciati” da promemoria digitali basati sull’utilizzo di chip Rfid meno ingombranti ma forse meno affascinanti!

A mandare in pensione i classici fogliettini su cui appuntare impegni, scadenze & Co., la nuova trovata messa a punto da alcuni ricercatori del Massachussets Institute of Technology (MIT), che hanno presentato gli innovativi Quickies, ovvero “post-it intelligenti” che permetteranno di ricordare gli eventi attraverso comodi messaggi SMS inviati verso i cellulari.

Il vantaggio è subito evidente in quanto il post-it, una volta scritto, compierà il suo dovere anche se ci troviamo lontani dall’ufficio o dalla scrivania sul quale sono “attaccati”.

Il funzionamento è semplice: una sorta di lavagnetta consente di scrivere le note, mentre uno strumento che riesce a leggere la calligrafia memorizza il messaggio e lo invia ad un apposito computer, che poi smisterà le note sotto forma di messaggi verso i cellulari.

Gli ideatori sono entusiasti in quanto le applicazioni ipotizzabili sono davvero molte e vanno dall’integrazione con la rubrica telefonica alla possibilità di tradursi in futuro in potenziali ordini di acquisto online.

Attendiamo perciò la commercializzazione di questi nuovi strumenti per comprenderne davvero le opportunità, così come lo attendono del resto gli ambientalisti, che vedono nelle tecnologie un potenziale alleato per il risparmio della carta e la protezione ambientale.