Microsoft ha deciso: lo sviluppo e il supporto al suo “vecchio” sistema operativo Windows XP cesserà il prossimo 30 giugno. Da quel momento, le aziende saranno costrette a cambiare il proprio parco macchine per sostenere l’upgrade a Vista. O fare una scelta più ecologica: passare a Linux.
È l’invito che lancia Infoworld, impegnato anche in una campagna per salvare il penultimo sistema operativo di Redmond, attraverso il suo blog Sustainable IT.
«Le imprese preoccupate sia dalle questioni di sostenibilità ambientale che dagli attuali piani di Microsoft possono trovare in Linux un’alternativa affascinante» ha dichiarato Ted Samson sulle pagine del sito. «Alcune esperti IT hanno fatto notare, tra l’altro, che Linux sembra già avere un vantaggio ecologico su Windows in termini di efficienza energetica».
Windows Vista, infatti, prevede una serie di requisiti di sistema spesso non compatibili con i computer presenti nella maggior parte delle aziende, spesso datati ma ancora pienamente utilizzabili. Per questo motivo, molte compagnie avevano deciso di rimandare il passaggio al nuovo sistema operativo. Scelta che aveva influito sulle vendite di quest’ultimo, decisamente minori a quanto preventivato.
L’abbandono da parte di Redmond del supporto a XP potrebbe cambiare le cose, causando in questo modo uno spreco di risorse non indifferente causato dall’abbandono di infrastrutture hardware ancora utilizzabili.
Per questo motivo, Ted Samson propone un’alternativa radicale: passare all’Open Source, e sfruttare i sistemi di virtualizzazione come VMware per continuare a permettere l’utilizzo di Windows XP fino a quando sarà possibile abbandonare completamente il software di Redmond.