Si prevedono grossi risparmi per i budget aziendali: il costo dei software diminuirà in maniera drastica nei prossimi dieci anni. A rivelarlo è Gartner, in uno studio di settore rilasciato di recente e commentato dal vice presidente dell’azienda, William Snyder.
«Fino ad ora, la particolare natura del mercato degli applicativi aveva portato come effetto che gli acquirenti avessero molto poco potere di negoziazione successivamente all’acquisto di una determinata licenza software. Ci aspettiamo che queste dinamiche cambino considerevolmente entro i prossimi 5, massimo 10 anni».
Fra le cause di questo cambiamento ci sarebbero 7 fattori principali: la tendenza all’outsourcing, le sempre maggiori preferenze per i Software-as-a-Service, l’utilizzo di manodopera a basso costo, l’adozione di strutture modulari e SOA, l’emergere di servizi d’assistenza di terze parti, la crescita dell’interesse nei confronti dell’Open Source, l’ascesa delle software house cinesi e l’espansione dei mercati meno ricchi come quelli cinesi, indiani e brasiliani.
Una situazione che ha alterato gli equilibri, come sottolinea lo stesso Snyder: «Gli acquirenti di software devono realizzare che il pendolo sta cominciando a muoversi in loro favore, e che ci sono un crescente numero di alternative nel mercato degli applicativi». Un potere contrattuale nuovo a causa delle quali le aziende produttrici dovranno porre rimedio, abbassando i prezzi.