Sun Microsystems l’aveva già detto: «ZFS (Zettabyte File System) è un’innovazione straordinaria, una tale minaccia al modello business di Network Appliance che questa sta cercando di rimuoverla dal mercato».
Il riferimento era la causa intentata da NetApp a Sun, accusata di aver preso in prestito alcune idee dal loro filesystem WAFL con la richiesta di uno stop all’utilizzo commerciale di ZFS.
Ma ora Sun ha deciso di scombinare le carte in tavola, chiamando a sua volta Network Appliance in tribunale. E la richiesta è alta: togliere dagli scaffali ogni prodotto di NetApp legato ai filesystem e rimborsare Sun dei danni inflitti con una congrua somma monetaria, da dividere in parti uguali con la comunità Open Source a cui Sun aveva “donato” lo ZFS.
Una scelta dovuta, secondo il CEO di Sun Microsystem, dopo il tentativo di risoluzione privata dello scorso 24 Ottobre: «I loro obiettivi erano chiari: ci hanno chiesto di non lasciare più libero lo Zettabyte File System, di ritirarlo dalla comunità Open Source. Richiesta che riflette un errore comune fra le aziende produttrici di software proprietario: che si possa render libero qualcosa, e poi ritrattare. E invece non si può».