Cosa spinge una società come Intuit a regalare QuickBooks, il suo prodotto di gestione contabile, finora acquistato da oltre 300.000 PMI in tutto il mondo?
La risposta più ovvia sarebbe la necessità di adattarsi a un mercato profondamente trasformato, in cui il SAAS (Software As A Service) sta velocemente guadagnandosi lo status di standard nelle applicazioni business. Software web-based da usare esclusivamente online e, sempre più spesso, gratuitamente.
Gli esempi non mancano, dalle Google Apps alla nuova IBM Lotus Symphony fino, per restare in ambito di software contabili, a Microsoft Office Accounting. Il nuovo software aziendale si usa tramite browser senza pagare.
Almeno, nelle versioni base. La norma prevede infatti la concessione gratuita dell’edizione entry-level del prodotto, con funzioni basilari, mentre le versioni dotate di funzioni avanzate e supporto tecnico restano a pagamento.
Non fa eccezione Intuit, che vede in QuickBooks Simple Start Edition un prodotto d’ingresso, accessibile a chiunque gratuitamente ma destinato, tramite una strategia di upselling, a traghettare il consumatore verso soluzioni di livello superiore, come Payroll o QuickBooks Pro.
Analizzata tramite quest’ottica, la scelta di rinunciare ai 99,95 dollari precedentemente richiesti per il software, assume tutto un altro significato.