GlassFish 2 è solo l’ultima delle novità in casa Sun, che negli ultimi giorni si è rivelata più attiva che mai nel settore server.
Soltanto lo scorso venerdì, infatti, era stata ufficialmente proclamata l’alleanza strategica con Microsoft in base alla quale Sun distribuirà al pubblico il sistema operativo Windows Server. Ma a Santa Clara non pensano unicamente al software commerciale.
Per questo oggi è stato presentato GlassFish 2, un application server distribuito sotto GPL 2 (General Public License). Creato da una comunità “aperta” di sviluppatori, GlassFish nacque come progetto open source volto alla creazione di un software dedicato agli sviluppatori stessi.
I numerosi cambiamenti inseriti nella seconda versione lo hanno invece trasformato in un prodotto decisamente appetibile anche per le imprese. Come tutti gli application server, GlassFish si occupa di gestire il funzionamento dei software sui vari client. Un’attività che risulta completamente rivoluzionata nel passaggio dalla vecchia alla nuova versione.
Le caratteristiche su cui può adesso contare GlassFish sono innumerevoli e vanno dal clustering al data replication, fino alla gestione centralizzata dei cluster. Tutte le novità vanno quindi in un’unica direzione, che è quella dell’utilizzo in ambito enterprise.
Non poteva quindi mancare un vero must per le applicazioni aziendali: la SOA (Service-oriented Architecture). Grazie a Open ESB e Project Metro, un set di servizi e funzioni integrate in GlassFish, Sun garantisce una maggiore integrazione con i software fruiti tramite Web, andando così incontro alla crescente diffusione del SAAS (Software As A Service).
Il risultato sembra essere di tutto rispetto, evidenziando ancora una volta le potenzialità del software aperto. Non a caso il prossimo application server di Sun, Java System Application Server 9.1, sarà basato proprio su GlassFish 2.