Utilizzare qualsiasi tipo di software senza essere costretto a installarlo, eliminando così i lunghi tempi di test del prodotto e di risoluzione dei conflitti con altri programmi. Il principio dietro l’application virtualization è questo: permettere l’uso di applicazioni all’interno del sistema informatico, evitando di andare a intaccare il sistema operativo.
Una soluzione che ha interessato varie aziende e che comincia a prendere piede anche in Italia. Un mercato in crescita: pochi giorni fa, Ready Informatica ha annunciato di aver preso accordi con la società californiana Thinstall, per diventare il distributore ufficiale nel Bel Paese del suo omonimo programma di virtualizzazione software.
Un programma indirizzato prevalentemente al mercato enterprise: «Prevediamo di ottenere ottimi risultati nelle vendite alle aziende attraverso il nostro canale rivenditori, che con Thinstall potranno aumentare le loro opportunità di business», ha dichiarato Ready Informatica in un comunicato.
Chi per il proprio business si vede costretto a utilizzare vari programmi, si trova alla lunga con un sistema rallentato per via dei conflitti software e delle tante tracce che i programmi di installazione disseminano all’interno del computer. L’idea è quella di raccogliere tutto ciò che serve all’applicazione – comprese chiavi di registro, librerie di sistema, accesso al file system – in un unico eseguibile, in grado di girare su qualsiasi tipo di infrastruttura. Un programma completo salvato in un cd o in una chiavetta USB, o utilizzabile attraverso una connessione di rete, ma che non va a “sporcare” il sistema operativo utilizzato.