Linux e Windows più vicini?

di Claudio Mastroianni

4 Luglio 2007 11:04

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Red Hat, casa distributrice di software open source, vorrebbe stringere accordi con Microsoft per far dialogare i due sistemi operativi. Ma Microsoft pone delle condizioni...

Linux è economico e sicuro: sembrano queste le ragioni che stanno spingendo molte aziende a scegliere questo tipo di sistemi operativi per il loro business. L’adozione di software Open Source è in forte crescita, e si prevede un’accelerazione entro la fine del 2011. Ma resta uno scoglio: in un mercato dominato da Microsoft con i suoi XP e Vista, diventa fondamentale per i sistemi operativi liberi poter dialogare facilmente con quelli prodotti del colosso di Redmond.

Red Hat, fra i leader nelle distribuzioni Linux, sembra averlo capito bene. Paul Cormier, vicepresidente esecutivo della compagnia, si è dimostrato molto interessato a un confronto fra le due case produttrici: «Voglio parlare con quelli della Microsoft riguardo ai nostri due sistemi operativi, e a come possiamo lavorare assieme per risolvere i veri problemi del cliente».

L’accordo potrebbe facilitare di molto la vita alle ditte che usano per il loro business sistemi operativi Open Source, permettendo lo scambio di dati fra Linux e Windows e semplificando la risoluzione di problemi come la condivisione di documenti o la creazione di reti aziendali.

Red Hat ha posto un limite per iniziare le trattative: che non venga toccato il tema delle licenze software, a cui Microsoft invece tiene particolarmente. Di recente il colosso di Redmond ha infatti stretto un accordo con un’altra casa distributrice di Linux, Novell. Accordo che, proprio per via delle clausole relative alle licenze dei software, sta ponendo grossi limiti allo sviluppo del loro sistema operativo Linux Suse.

Sull’argomento Microsoft non sembra però intenzionata a cedere: interoperabilità e proprietà intellettuale non sono questioni separate, e vanno trattate assieme. Interrogati sull’argomento, hanno risposto con chiarezza: «Noi siamo pronti a fare la nostra parte». L’invito per Red Hat è esplicito: tocca a loro decidere se accettare le condizioni dell’azienda di Bill Gates, o scegliere di rimanere fedeli alla filosofia del software libero.