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Test sui servizi di PA digitale per le imprese: DURC, XBRL, ComUnica

di Nicola Santangelo

Pubblicato 1 Gennaio 2011
Aggiornato 8 Novembre 2013 10:30

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L'evolversi dei rapporti fra Fisco e contribuenti ha portato a nuovi servizi digitali. In esame DURC, XBRL, ComUnica e Starweb, tra eccellenze e criticità.

La PA digitale in Italia è una realtà in divenire, che si declina in numerosi servizi digitali pubblici perle imprese, per lo più obbligatori. Tra gli obiettivi, avvicinare imprese e professionisti alla Pubblica Amministrazione riducendo i tempi burocratici: in alcuni casi, però, l’approccio non è stato dei migliori (prova ne sono le numerose polemiche sollevate da associazioni e contribuenti). In questo articolo cercheremo di individuare un punto di equilibrio fra eccellenze e criticità, ascoltando prevalentemente pareri e opinioni di imprese e professionisti, di 3 dei più diffusi: DURC, ComUnica e Bilancio XBRL.

DURC

Nato per attestare l’assolvimento da parte delle imprese degli obblighi legislativi e contrattuali nei confronti degli Istituti Previdenziali e dei datori di lavoro dell’edilizia in merito alla regolarità contributiva dei versamenti dovuti alle casse edili, il DURC si è negativamente distinto per il lento iter che ne determina l ‘ emissione e, soprattutto, l’invio.

La richiesta si effettua esclusivamente tramite strumento informatico, utilizzando i moduli predisposti da Istituti Previdenziali, Casse Edili ed Enti bilaterali. Il rilascio deve avvenire entro 30 giorni dal ricevimento della domanda dagli Istituti Previdenziali, e da Casse Edili ed Enti bilaterali entro il termine stabilito dalla convenzione.

I vantaggi del DURC? Essenziale per accertare la trasparenza nell’utilizzo di risorse pubbliche, scoraggia anche abusivismo e concorrenza sleale, consentendo l’affidamento e l’esecuzione di opere e servizi in piena regolarità. Per molti imprenditori, però, a nascere già sbagliata è la norma poiché prevede l’invio del documento entro 30 giorni quando, invece, in molti casi e soprattutto in campo edile, sarebbe necessario riuscire ad avere il documento entro 10 giorni.

Altra limitazione del DURC è la validità trimestrale per i lavori privati in edilizia e la carente assistenza al momento dell’invio telematico della richiesta. Il modulo per la richiesta del DURC, infatti, viene visualizzato e compilato a video dall’utente che inserisce i dati utilizzando la procedura informatica relativa allo specifico servizio ed inoltrata attraverso il canale telematico.

Imprenditori e professionisti lamentano inoltre l’impossibilità di stampare il documento tramite Internet. Il DURC, infatti, viene spedito tramite posta raccomandata all’indirizzo indicato dal mittente.

Le conseguenze derivanti dalla consegna di un DURC negativo o dalla mancata consegna tempestiva del documento possono essere in molti casi devastanti o vessatorie per l ‘ impresa: si rischia, infatti, di non riuscire a partecipare a una gara d’appalto o ad iniziare i lavori, e addirittura di vedersi bloccare i pagamenti.

Poi ci sono le situazioni congiunturali: alcuni imprenditori in difficoltà trovano normale che alcuni DURC possano essere negativi ritenendosi legittimati a non pagare con regolarità i contributi a causa della crisi economica: insomma, secondo loro, se c’è qualcuno che non andrebbe pagato a causa della crisi, quello non è il fornitore ma il Fisco!

ComUnica

La Comunicazione Unica serve ad assolvere a tutti gli adempimenti amministrativi previsti per le attività dell’azienda, a partire dall’iscrizione nel Registro Imprese, e ha effetto anche ai fini previdenziali, assistenziali e fiscali nonché per ottenere la Partita Iva. Il modo più semplice per compilare e inviare la Comunicazione Unica è tramite Internet utilizzando Comunica StarWeb, che non si istalla sul pc perchè è un’applicazione web a cui si accede tramite browser.

Di fronte all’argomento ComUnica, i contribuenti si pongono una sola domanda: ma era così necessario inventarsi una procedura che prevede la comunicazione unica per la nascita delle imprese?

Anche perché, tralasciando le diverse settimane per ottenere il via libera, nessuno ha mai avuto particolari problemi per l’iscrizione presso Agenzia Entrate, Inps, Istituti Previdenziali e Camera di Commercio. Negli ultimi anni, infatti, grazie all’adozione dei supporti telematici il livello di soddisfazione era decisamente cresciuto. Insomma, per imprese e professionisti con ComUnica è stato risolto un problema che non c’era!

La procedura è semplice e può essere in linea di massima sintetizzata in 6 passi:

  1. accedere alla sezione ComUnica dal sito di Registro Imprese utilizzando le proprie credenziali Telemaco;
  2. specificare la pratica richiesta (cancellazione, trasloco, modifica o avvio di una nuova impresa);
  3. compilare i restanti campi obbligatori;
  4. salvare i dati inseriti e preparare la distinta ComUnica;
  5. firmare digitalmente;
  6. inviare la pratica.

Per ottenere le credenziali Telemaco si può fare richiesta tramite registrazione sempre presso il sito del Registro Imprese: a questa deve seguire costituzione online di un fondo da alimentare con carta di credito o altri sistemi bancari, da utilizzare per il versamento di diritti e imposte.

L’applicazione presenta caratteristiche differenti su base regionale/provinciale poiché ogni Regione italiana ha deliberato le modalità di presentazione delle domande di iscrizione, modifica e cancellazione all’Albo Imprese Artigiane.

Bilancio XBRL

L’acronimo XBRL si riferisce allo standard informatico utilizzato per il business report di natura economico-finanziaria, necessario a codificare l’intera contabilità e al deposito dei bilanci. In sostanza occorre presentare Stato Patrimoniale e Conto Economico in questo nuovo formato.

I vantaggi? Poter velocizzare e automatizzare l’intero processo di reporting con conseguente diminuzione dei costi connessi all ‘ attività di raccolta, inserimento e controllo dei dati. Questo perché la tecnologia XBRL è stata impiegata per codificare l’intera contabilità, partendo proprio dalle singole registrazioni in partita doppia.

Poco entusiasti della nuova tecnologia, tuttavia, alcuni imprenditori in quanto hanno dovuto affrontare nuovi costi per l’adeguamento dei software gestionali, oppure destinare una o più risorse allo studio dell’Xbrl. Ed è così che sul Web sono sorti forum dedicati esclusivamente all’argomento sui quali rimbalzano notizie più o meno corrette o utili.

Con molta probabilità il determinato pessimismo degli imprenditori è maturato dal fatto di non avere ben chiaro in mente scopo e campo di applicazione della tecnologia XBRL. Testimonianza di ciò è la ricorrente domanda espressa sul Web del tipo “A cosa serve il bilancio Xbrl?” oppure “Anche la mia società deve presentare il bilancio Xbrl?”.

Più entusiasti, invece, i professionisti poiché hanno fin da subito hanno interpretato la nuova tecnologia non come un adempimento vessatorio ma come una vera e propria evoluzione migliorativa. Si trattera in pratica di rivedere e modificare alcuni comportamenti ormai consolidati, operazione che richiederebbe solo un piccolo sforzo iniziale.

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