Si rinnovano le strategie software di Microsoft Italia per il mercato delle Piccole e medie imprese. A fare il punto è stato Christoph Bischoff, da marzo 2009 Responsabile delle attività per questo importante comparto.
In un incontro informale con la stampa di settore, Bischoff si ha dichiarato particolarmente soddisfatto di operare in Italia, soprattutto per il particolare modello di business adottato, così ricco di opportunità.
Riflettori subito puntati sull’offerta Microsoft Dynamics, dunque, per la quale si prevede un ulteriore consolidamento, individuando nell’online l’area con maggiori possibilità di sviluppo in Italia ed Europa Occidentale per quanto riguarda il settore Pmi e divisione partner.
Lo scenario italiano, secondo Bischoff, è in chiaro-scuro e ricalca quello tedesco negli scorsi anni: occorre dunque “spingere” verso massicci investimenti IT, per diversificare il modello di business e creare nuove opportunità, oltre a ottimizzare i processi decisionali e produttivi interni.
Nel nuovo anno, dunque, ma la missione di Microsoft sarà di accelerare la crescita di clienti e partner lavorando su cinque priorità.
Il mondo del Cloud è ovviamente in primo piano nelle strategie Microsoft, portando infrastrutture hardware e software in remoto: bisogna semplificare l’attività, incrementare la produttività e ridurre la spesa IT.
La seconda priorità è il miglioramento di produttività e sicurezza, che passano attraverso l’aggiornamento di sistema operativo e applicazioni desktop. Come? Passando a Windows 7 Enterprise e alla famiglia di soluzioni Office 2010, oltre che a Internet Explorer 9 entro il 2010.
A seguire, Microsoft mira a guidare clienti e partner verso un incremento della qualità di loro prodotti e al rendimento mediante l’implementazione di Microsoft Business Productivity, un sicuro valore per il futuro. E qui entra in gioco la piattaforma per smartphone Windows Phone 7, che spingerà a una gestione migliore della comunicazione e collaborazione interna, e a un controllo in tempo reale dello stato d’avanzamento dei lavori.
Il quarto importante punto è la virtualizzazione completa delle soluzioni, da desktop a infrastrutture e data center Microsoft Dynamics. Così si abbattono i costi IT, con processi decisionali semplificati.
Il quinto punto è particolarmente importante per l’Italia: aiutare a gestire al meglio le responsabilità interne delle piccole aziende, con una versione di Office Small Business Basic dedicata al nostro Paese, più flessibile e proposta a un prezzo particolarmente appetibile.
Per raggiungere questi obiettivi, Microsoft Italia si accinge a lavorare insieme ai suoi partner, istruendoli sulle nuove soluzioni e aiutandoli a comprendere il valore del Cloud computing, che rappresenta una grande opportunità per il mercato IT.
Bischoff ha annunciato una razionalizzazione dei partner: una riduzione a circa duemila, così da stringere un rapporto più diretto e proficuo per entrambi: saranno fatti crescere e responsabilizzati con il supporto dei tecnici della casa di Redmond.
Ovviamente l’obiettivo principale è portare gradualmente tutto sul Cloud, un compito non semplice ma comunque una sfida affascinante. Secondo Bischoff servirà il supporto di tutti i prodotti principali di Microsoft, focalizzandosi su virtualizzazione, collaborazione e comunicazione: è infatti necessaria una completa integrazione, con la medesima interfaccia, che sia un dispositivo mobile o un desktop, in quest’ultimo caso sia come applicazione stand alone sia sul Web (Office 2010 Web App per esempio).
Ai partner saranno dunque fornite nuove competenze, lavorando sulla nuova versione di CRM Online disponibile dal 2011, Windows Server Essentials per SBU, sul miglioramento dell’integrazione tra desktop e mobile, in quest’ultimo caso tra fine 2010 e inizio del prossimo anno.
Strategico anche il focus di Microsoft sul comparto Medie imprese, rinominato Corporate Account e alla cui Direzione Commerciale si trova Andrea Dossena. Con poco più di mille operatori, nel settore privato e pubblico, rappresenta il cuore del mercato italiano, con un altissimo livello d’imprenditorialità e con l’innovazione nel proprio DNA, come fattore di successo, sia per modello di business sia per prodotti. Microsoft Italia stipulerà contratti di partnership forti, a medio e lungo termine, con alto rischio e rendimento, in cui la tecnologia è fondamentale per crescere e svilupparsi, non da intendere come una semplice piattaforma per lavorare.
L’attività è svolta a tutti i livelli, dal CEO alla fine della catena decisionale e produttiva: bisogna puntare a più business e più ricavi, non solo a risparmiare nella riga dei conti. I circa mille partner sono stati scelti per dimensione del business e per dell’impianto IT: la base installata deve essere di almeno 500 macchine, ma non sono escluse le aziende fortemente innovative, in particolare per immagine e prodotti.
Per quanto riguarda il settore Small Business, invece, secondo il Direttore del Gruppo Partner e Soluzioni, Enrico Bonatti, lo sforzo è stato quello di contrastare la frammentazione: grandi e piccole realtà accomunate dalla grande leva sul mercato.
Per le Pmi il Cloud è un punto cardine nello sviluppo immediato e futuro, spingendo le aziende in questa ineluttabile direzione. Il ruolo di Destinazione Impresa è di aiutare i partner a “scollinare”, un percorso lungo che può comportare la rivoluzione dei conti economici delle aziende IT. L’obiettivo di questo anno è di proseguire su tale percorso: nella spinta al nuovo modello di business Microsoft Italia svolgerà un ruolo fondamentale, come già attuato con Destinazione Impresa ci sarà una forma agevolata di accesso al credito per i partner.
A tutti i clienti di Microsoft Partner Network, come spiegato da Fabio Santini, Responsabile strategie e programmi per i Partner, sarà fornito a questi ultimi un supporto completo sui modelli di business e saranno previsti piani d’incentivazione locale per le Pmi. Dalla visio Microsoft sono compresi anche consulenti o studi professionali con partita IVA, con un modello dedicato.
In generale, un business che si muoverà concretamente verso il Cloud, con una strategia meno generalista e più specifica, dando un’immagine più incisiva cosicché il partner si possa proporre al meglio sul mercato.
Infine, per quanto concerne le specializzazioni, il percorso terminerà il prossimo 30 ottobre dopo una fase di tre anni. I partner avranno quattro nuovi livelli d’interazione con Microsoft – register, subscriber, silver e gold – e 30 specializzazioni. Si avrà inoltre una segmentazione dei partner, sempre nell’ottica di offrire un supporto dedicato a ciascuno, migliorando la connessione con i clienti, per un guadagno reciproco.