Oltre XP: le opportunità dei nuovi Windows

di Cristiano Guarco

Pubblicato 19 Febbraio 2014
Aggiornato 28 Febbraio 2014 09:57

logo PMI+ logo PMI+
Windows XP è prossimo alla meritata pensione ma le imprese italiane non sono pronte, esponendosi a rischi per la sicurezza IT: i dati IDC e gli strumenti Microsoft per trasformare una necessità in opportunità.

A due mesi dal termine del supporto ufficiale, Windows XP è ancora il preferito dalle PMI italiane: una su quattro lo usa su oltre l’80% del parco macchine aziendali. Quel che sorprende è la mancata consapevolezza dei potenziali rischi per la sicurezza di brevetti e dati sensibili: di fatto, dall’8 aprile 2014 non saranno più disponibili gli aggiornamenti automatici. Un “vuoto” che interesserà il 58% di aziende e il 71% di consumatori finali.

Sicurezza

È lo scenario che emerge anche dalla ricerca “La sicurezza IT nelle PMI e la fine del supporto tecnico pubblico su Windows XP” commissionata da Microsoft a IDC, coinvolgendo oltre 13mila utenti di Windows XP: il 44% delle PMI è priva di un referente interno o esterno in ambito sicurezza, con il 73% che stanzia meno del 10% del budget per questo asset. E solo l’8% comprende i rischi per computer e reti derivanti da software obsoleti.

=>Stop a Windows XP: aziende indietro nella migrazione

PMI e PA locale non hanno ancora approntato un piano di migrazione consapevole e mirato alla sicurezza informatica, per quanto Microsoft sia comunque vicina a imprese e liberi professionisti, affiancandoli nella transizione ad un sistema operativo più moderno e ancora meno vulnerabile come Windows 7/8/8.1.

Strumenti

Se da aprile non saranno più pubblicati update per la protezione dei computer da virus, spyware e malware, Microsoft non lascerà soli utenti e aziende. Sul sito microsoft.it/windowsxp saranno rilasciate fino al 14 luglio 2015, le signature anti-malware dei tool di protezione per una parte delle soluzioni enterprise (System Center Endpoint Protection, Forefront Client Security, Forefront Endpoint Protection e Windows Intune) e consumer come Security Essentials.

Fondamentale il ruolo dei 27 mila partner nel  raggiungere le aziende in modo capillare sul territorio, per aiutarle a prendersi carico della sicurezza e implementare progetti di innovazione interna, offrendo una consulenza ad hoc  per migrare a Windows 7/8/8.1 in modo rapido e indolore, soprattutto ai soggetti privi di risorse ed esperienza per avviare un percorso interno di aggiornamento: consumatori finali, liberi professionisti, PMI, industria e PA locale.

Le opportunità

Carlo Purassanta, A.D.  di Microsoft Italia, ha spiegato che,  “in un mondo  in cui il cybercrime sfrutta sistematicamente le vulnerabilità del software per attacchi mirati volti a ledere gli interessi di aziende e singoli, è fondamentale promuovere un’opportuna cultura della sicurezza e non trascurare l’importanza di un sistema operativo moderno che può fare la differenza sia in termini di protezione, sia in termini di produttività. La fine del supporto a Windows XP dev’essere vista come un’opportunità per una riflessione strutturata sulla sicurezza e per offrire ai propri collaboratori un nuovo modo di lavorare”. “In questo passaggio ” epocale” intendiamo supportare i singoli e le aziende, aiutandoli a prendere atto delle minacce legate alla vulnerabilità dei sistemi e dei vantaggi offerti da un sistema operativo moderno che può consentire di lavorare in modo più efficiente ed efficace”.

Case study

Un caso emblematico di come la migrazione da XP a un OS più avanzato può apportare vantaggi, lo offre l’IRCCS Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino – IST di Genova. Sintetizza bene Dario Padrone, CIO, Direttore Sistemi Informativi e Ingegneria Clinica.

“Grazie alla migrazione a un sistema operativo moderno come Windows 7 Enterprise, abbiamo ottenuto significati vantaggi in termini di efficienza, continuità e qualità del servizio reso ai nostri utenti e cittadini. Pur avendo aumentato il numero di macchine installate in rete ed il livello di qualità e sicurezza del servizio, abbiamo stimato una contrazione delle spese IT annuali nell’ordine di circa 100.000 euro all’anno per la gestione del parco hardware e calcolato una riduzione del 90% dei guasti hardware e degli interventi per la manutenzione dei sistemi”.

Per non parlare delle ricadute positive sui pazienti stessi, oltre che sui dipendenti, che nello scenario di un’azienda ospedaliera si ritorvno in un contesto particolarmente delicato. Basti pensare ai servizi diagnostici (laboratori, radiologie…) e al Pronto Soccorso.