Aggiornamento IT: il valore strategico di una scelta necessaria

di Anna Fabi

Pubblicato 10 Maggio 2013
Aggiornato 15 Maggio 2013 09:40

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L'attenzione ai costi, tipica delle PMI, rischia di portare le aziende verso l'obsolescenza hardware e software: vediamo invece perché investire nell'aggiornamento IT conviene, anche in tempo di crisi.

Nelle piccole realtà come le PMI la questione “budget” è ancor più sentita che nelle imprese di dimensioni maggiori, soprattutto in un periodo di crisi economica come quello attuale.

Questo comprensibile atteggiamento assume contorni più complessi quando ci si rapporta con le esigenze del reparto IT: tenere a freno le spese può voler dire mantenere inalterata l’infrastruttura hardware e software a priori, rimandando nuovi investimenti tecnologici anche oltre i 5 anni.

Per capire quanto è invece importante tenere aggiornate  le proprie risorse IT per non incorrere nel pericolo di obsolescenza, Radio Server – prima radio online dedicata ai professionisti IT – ha incontrato Alessandro Peroni, Product Marketing Manager di Microsoft Italia, il quale ha illustrato i  rischi del mancato aggiornamento degli asset IT.

=>Ascolta o scarica il podcast su Radio Server

In generale, le aziende tendono ad aggiornare le tecnologie software in corrispondenza con i nuovi acquisti hardware, pur avendo le due tipologie di risorse IT un ciclo di vita ben differente. Senza considerare che l’assistenza ed il supporto che i vendor offrono al momento dell’acquisto sono limitati nel tempo: pertanto, non sarà possibile usufruirne in caso di hardware o software datati.

Non solo: mantenere  harware obsoleti significa esporre la propria azienda ad una maggiore incidenza di errori, che possono compromettere la stabilità dell’infrastruttura IT e mettere a rischio informazioni e dati aziendali, soprattutto se si tratta di hard disk, il cui ciclo di vita si avvia lentamente verso il termine dopo il terzo anno di vita.

Anche dal punto di vista software la tendenza a non rinnovare il proprio asset informatico è analoga. Un esempio lampante: la maggior parte delle PMI ospita ancora i propri servizi e applicazioni su Windows Server 2003 – ovvero la versione di ben 10 anni fa – presente nel 57% dei server x86, pari a circa 13 milioni di server.

Il primo  effetto negativo di questa scelta è quello di non poter cogliere le opportunità e i vantaggi della virtualizzazione, offerti invece dall’ultima edizione, Windows Server 2012. I miglioramenti introdotti in questa versione dal punto di vista della sicurezza, della scalabilità e della flessibilità consentono alle aziende che la adottano di restare competitive sui mercati, e quindi recuperare velocemente l’investimento effettuato.

Investire in soluzioni come Windows Server 2012 significa per le aziende disporre di un sistema operativo capace di rispondere a tutte le esigenze emerse negli ultimi anni all’interno dei datacenter di aziende piccole, medie o grandi, come il Cloud Computing, oltre alla virtualizzazione, anche scegliendo la versione entry level Windows Server 2012 Essentials.

In questo modo le PMI possono cavalcare senza rischi i moderni trend del mobile working o del BYOD (Bring Your Own Device), ma anche mettersi al riparo da spiacevoli perdite di dati, grazie ad un’efficiente piattaforma di archiviazione che integra un sistema di disaster recovery basato sulla replica di Virtual Machine: in pochi click è in grado di ripristinare lo stato iniziale dello storage aziendale.

E allora, come coniugare efficienza e risparmio? In realtà, il passaggio alla versione di Windows Server più recente può avvenire in modo piuttosto indolore, grazie a specifiche risorse, messe a disposizione da Microsoft proprio per aiutare i responsabili IT a migrare applicazioni e a pianificare il processo:

  • Microsoft Platform Ready Test Tool, per effettuare test di compatibilità tra i software e le ultime tecnologie e piattaforme Microsoft;
  • Windows Server App Certification Kit, per verificare la compatibilità tra applicazioni e piattaforma Server di Microsoft;
  • Microsoft Assessment and Planning Toolkit, strumento di analisi della rete.

Per capire come aggiornare l’asset informatico della propria azienda investendo nella giusta misura è disponibile un utile strumento in grado di costruire una soluzione Windows Server personalizzata,  pensata e volta all’ottimizzazione dei costi IT nella propria azienda: =>vai al tool