In attesa che l’Agenda Digitale apporti nuovi formule premianti e incentivi fiscali per le PMI del commercio elettronico, vediamo come orientarsi tra di strumenti innovativi per accostarsi al business delle vendite online.
Più che il frutto di un investimento in tecnologia, l’e-Commerce è oggi una scelta aziendale nel più ampio quadro di una strategia multicanale.
Prima di intraprendere qualsiasi decisione sotto il profilo IT, dunque, occorre individuare il proprio obiettivo digitale: vendere online in Italia e all’estero, generare contatti qualificati, offrire online prodotti e servizi non disponibili offline, allestire un outlet o un temporary store e così via.
Si tratta di una sfida organizzativa e di marketing e non solo tecnologica nella quale tenere conto anche di aspetti operativi: logistici, amministrativi, di gestione clienti, etc.
In linea con questa evoluzione di scenario, numerose piattaforme di e-commerce open source offrono oggi anche un grande supporto su fattori non tecnici, ma editoriali e operativi.
I software che, da questo punto di vista, hanno maggior successo sono Magento, Opencart e Prestashop che hanno ormai visto l’evolvere di un ecosistema di agenzie in grado d gestirle con competenza e customizzarle rispetto alle esigenze del cliente.
Download >> I software per l’E-Commerce
Software per PMI
Per le PMI, però, tali software presentano l’inconveniente di richiedere una certa dose di conoscenze tecniche dato che richiedono l’installazione di database MySql e una solida flessibilità dal punto di vista dell’uso dei plugin.
Ecco perché stanno entrando sul mercato anche soluzioni più semplici, spesso fornite dai provider come Register e Aruba, lavorano in logica “Software as a service” e quindi direttamente hostate dal provider e rese disponibili come pure interfacce di CMS (Content Management System) online: >>scarica i migliori CMS per PMI
Shopify
Compendio perfetto per le esigenze delle PMI può essere Shopify, prodotto americano di immediato utilizzo.
Shopify gestisce al meglio:
- categorie prodotti (“Collections“) anche tramite upload esterno;
- impostazioni fiscali e logistiche: aliquote IVA, modalità di spedizione, pagamento e consegna;
- temi grafici e applicazioni, gratuiti o a pagamento;
- navigazione personalizzata del sito, creazione di pagine e blog per consolidare la comunicazione con l’utente e la SEO delle pagine di prodotto;
- template per comunicazioni mail e notifiche automatiche.
Strumenti SEO e Web Analytics
Tra le applicazioni, molte sono da consigliare perché ormai richieste da un consumatore online: plugin che consentono di aggiungere commenti e suggerimenti personalizzati, esportazione del catalogo sulla Pagina Facebook, tool che permettono di migliorare l’ottimizzazione delle pagine per i motori di ricerca o di definire una lista dei desideri… non c’è che l’imbarazzo della scelta.
Non ultima, la possibilità di indicare il proprio ID di Google Analytics così da monitorare il comportamento degli utenti: accessi, preferenze, punti del sito in cui la navigazione viene abbandonata, comportamento dei consumatori condotti al negozio online dalle diverse sorgenti di traffico fino a poter configurare obiettivi ed eventi con i quali osservare e ottimizzare la performance dell’attività di marketing digitale.
Tutto questo all’interno di un buon pannello di controllo dal quale gestire ordini e anagrafiche clienti che possono essere aggregati per creare sotto-insiemi e report specifici.
Di fronte ad una visione dell’e-commerce massivo e multicanale, non c’è dubbio che soluzioni come Shopify possono diminuire la soglia di accesso da parte delle PMI soprattutto in un Paese, come il nostro, dove solo il 5% vende online a fronte di una media europea del 15%. Ecco perché è sempre più importante rendere note queste opportunità ed aiutare il tessuto imprenditoriale a coglierle, con efficacia, per rendere più competitiva la proposizione di valore di ciascuna di esse.
Per approfondimenti, visita il sito ufficiale di Shopify.