L’utilizzo delle memory card per l’archiviazione dei dati digitali è frequente anche sul lavoro, soprattutto in mobilità, e i dispositivi digitali che le ospitano sono i più disparati, dai cellulari alle macchine fotografiche passando per PDA, navigatori satellitari e riproduttori audio. Per contare sulla piena accessibilità delle informazioni è bene adottare precauzioni in termini di protezione dei dati archiviati e ricorrere, in caso di danneggiamento, a strumenti di recupero dati da scheda di memoria flash.
Sicurezza dei dati
Effettuare periodicamente un back-up su un dispositivo esterno alla memory card è una soluzione consigliabile, specialmente se la card è utilizzata per attività di tipo lavorativo. Scegliere il supporto di back up dipende dall’uso che si fa di quei dati, quindi dalla frequenza con cui si devono accedere e utilizzare.
Le scelte spaziano dai CD, ai DVD, passando ovviamente per i dischi rigidi usterni, le chiavette USB e ovviamente i PC. Può sembrare banale ricordare il salvataggio dei dati, ma una recente ricerca Symantec su un totale di 2227 consumatori ha stabilito che il 30% degli intervistati che solitamente usa una memory card non esegue il back-up.
Nel caso dovesse comunque verificarsi una perdita di dati, è bene sapere che è possibile effettuare il recupero dei dati ma, per lasciare inalterate le possibilità di recupero, non si deve intervenire sulla memory card: il recupero dei dati da memorie flash è un’operazione particolarmente complessa, poiché questa tecnologia, a differenza degli hard disk, impiega tecniche dette di wear leveling che si occupano di ridistribuire le informazioni nel chip di memoria.
Esistono in commercio alcuni software gratuiti per tentare autonomamente il recupero dei dati da card:
- Recupero scheda memoria è disponibile per windows e Mac. E’ compatibile con schede SD, XD card, memory stick, flash card, SDHC, le smart card, e le mini scheda di memoria MMC, supporta i formati immagine TIF, GIF, PNG, JPEG, JPG e BMP, tutti i formati audio e video e praticamente tutte le marche di fotocamere: Sony, Nikon, Canon, Olympus, Kodak, Samsung, Epson, Fuji, Epson Panasonic.
- Stellar Phoenix Photo Recovery 4.0 anche questo disponibile per windows e Mac, e specifico per le mini SD, Micro SD, le SDHC di qualunque marca. Le marche supportate comprendono: Nikon (NEF, NRW), Sony (SR2, ARW, SRF), Canon (CR2, CRW), Minolta (MRW), Olympus (ORF), Kodak (K25, KDC, DCR), Fuji (RAF), Pentax (PEF), EPSON (ERF), DNG, Sigma (X3f), Panasonic (RAW), Mamiya (MEF, MOS), i tipi di audio riconosciuti e gestiti sono M4A, WAV, MP3, RPS, AIFF, RA, AU, OGG, M4P, MIDI, RM, WMA, mentre per i supporti di immagini sono compresi JPEG, PSP, GIF, PNG, TIFF, BMP, JP2, INDD, PCT, PSD, MOS. I formati audio supportati infine sono AVI, ASF, MP4, WMV, MOV, M4V, 3GP, 3G2, MPEG, DV, MTS, VOB, M4B, MKV, DIVX, OGM, ASX, MOI.
Altri software non gratuiti sono invece: Smart Flash Recovery, Smart Data Recovery.
Se non ci si vuole cimentare di persona nel salvataggio dei dati si può contare su aziende qualificate in questo tipo di “recuperi”: Kroll Ontrack è specializzata ma anche l’italianissima Recovery Italia che a beneficio della trasparenza mostra il proprio listino prezzi esposto sul sito ed è contattabile a mezzo numero verde.
Oltre alle accortezze preventive e operative già citate, è comunque un bene avere più di una memory card al seguito per effettuare rapidamente una sostituzione in caso di malfunzionamenti o per utilizzare i dati di lavoro (immagini, suoni, video, altro) separati su diverse schede. Mantenere tutti i dati di un progetto, un servizio fotografico su un unico supporto può aumentare il rischio di perdere tutto, distribuirlo invece su più memory card secondo una categorizzazione specifica (per evento, per progetto…) è più sicuro: una si può danneggiare, ma non tutte contemporaneamente, a meno di perpetrare le ingenuità sopra elencate che grazie a questo articolo dovreste poter evitare da oggi in poi.
Protezione della scheda
Per preservare la sicurezza delle informazioni è bene adottare anche semplici accorgimenti che scongiurino il rischio di danneggiamento delle schede di memoria, con conseguente perdita dei dati immagazzinati.
Quando la scheda è inserita nel dispositivo digitale si devono controllare le impostazioni delle funzionalità che possono causare sovrascrittura o cancellazione di dati ed è necessario prestare massima attenzione a quelle attivate in modalità automatica. In primis la funzione di formattazione di videocamere e fotocamere digitali, che ovviamente ripulisce in un sol colpo tutta la scheda.
Durante le attività di trasferimento dati, lettura o scrittura si dovrebbero evitare alterazioni del dispositivo, come lo spegnimento improvviso o le sollecitazioni violente. Infine l’estrazione della memory card deve essere effettuata a dispositivo spento e mai durante attività di lettura, scrittura o trasferimento dati.
Quando le memory card estratte dal dispositivo di alloggiamento sono più vulnerabili ai danni. Temerario colui che le infila in tasca o in borsa alla rinfusa e senza custodia, poiché le espone a rottura, smarrimento o caduta. Il calore è pure un nemico naturale dei dispositivi di memorizzazione perché aumenta la possibilità di guasti come ad esempio il mancato riconoscimento dal dispositivo che la utilizza. Anche la sabbia e l’acqua non sono proprio salutari e quindi specialmente durante lavori in esterno, non si deve abbassare la guardia. In tutti questi casi è meglio riporle nell’apposita custodia di plastica rigida con la quale vengono vendute.