Soluzioni hosted vs SaaS

di Riccardo Grassi

8 Ottobre 2007 09:00

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Il modello di software come servizio si propone sempre più come concreta alternativa ai software tradizionali. Ma le grandi software house hanno ancora molto da dire

Con prezzi a parire da 50 euro a postazione all’anno, i sistemi SaaS offrono costi chiaramente più bassi di quelli che un’impresa dovrebbe spendere per una soluzione “hosted” comparabile. Come molte decisioni relative al “affittare vs. comprare”, un fattore determinante è la determinazione del punto di pareggio (BEP Break-Even Point) che per i sistemi Saas generalmente si aggira sui tre anni; anche se questo dipende ovviamente da molti fattori, tra cui il tipo di applicazione, l’organizzazione aziendale, ed il grado di investimenti già fatti in licenze di sw “simili” in architetture HW, di rete, ed anche affitto locali e personale dedicato. Il BEP di soluzioni Hosted spesso non si raggiunge che in 5/6 anni, anche per applicazioni piuttosto semplici.

In generale comunque, il modello Saas sta interessando molte imprese in quanto queste non devono più acquisire nuovi server o altri dispositivi di rete per supportare le nuove applicazioni, con la conseguenza positiva di non dover impegnare risorse nella manutenzione di tali infrastrutture. In questo modo le risorse liberate possono essere destinate ad altri scopi.

Gli aspetti economici sono allettanti per molti clienti potenziali, ed il mercato è in forte crescita, questo sta attraendo molti imprenditori di high tech che sono molto interessati. In questo modo i tradizionali software vendor si trovano ad essere sfidate sia tecnologicamente, sia economicamente dalle soluzioni SaaS.

Tipicamente le imprese di software addebitano fin dall’inizio una quota per le licenze perpetue (perpetual), in più addebitano i prezzi per la consulenza all’impresa per aiutare le imprese ad adottare i loro prodotti, ed ancora delle fee per la maintanance per mantenere le applicazioni aggiornate.

Per competere realmente nel mercato dei SaaS, queste imprese devono re-ingegnerizzare le loro applicazioni, rimodellare la cultura aziendale, ristrutturare il modello di prezzo applicato ed i riconoscimenti economici dovuti. In modo che la forza vendita saranno in grado di vendere le sottoscrizioni mensili come facevano una volta con le licenze.

Anche se nessuno dei grandi player si è assunto l’onere di prendere misure così drastiche, molti stanno iniziando ad accoglierli nella propria offerta anche se indirettamente. I più grandi player come IBM, Microsoft, Business Object, SAP, Oracle e molti altri hanno iniziato a pianificare l’uscita di alcune suite “on demand” Microsoft ha capito l’importanza della minaccia dei SaaS fin dal 2005. In un documento a scopo interno, divenuto poi pubblico, Bill Gates scriveva: «questo onda che sta arrivando sarà molto distruttiva […] i Servizi progettati per essere scalabili da 10 a centinaia di milioni cambierà drammaticamente la natura ed il costo delle soluzioni software consegnabile alle PMI o alle grandi imprese».

Il CEO di Microsoft Steve Ballmer, ammette l’appeal che esercitano le applicazioni SaaS quando ha affermato in un’assemblea di CIO del settore pubblico che l’80 per cento delle loro imprese hanno intenzione di usare soluzioni SaaS entro la fine di questa decade. Se queste previsioni si avvereranno sia gli attuali vendor che i nuovi competitor nelle soluzioni SaaS dovranno superare alcuni rischi sia reali che percepiti che gli eventuali clienti associano alle soluzioni SaaS.

Le resistenze

Anche se molte imprese sono interessate all’alternativa offerta dai SaaS, molte altre hanno preoccupazioni inerenti alla stabilità delle responsibilità relative alle performance ed alla gestione dati offerte dai fornitori di soluzioni SaaS.

Alcune di queste preoccupazioni sono ragionevoli e sono dovute ad alcune interruzioni di servizi come successe a Salesforce a cavallo tra il 2005 e 2006, i quali hanno impedito l’accesso ai clienti alle loro applicazioni di customer relationship management e di gestione della forza vendita.

Vi sono anche riserve sugli aspetti relativi alla sicurezza come agli attacchi via internet che i software possono subire, o alle intrusione nei dati aziendali che possono fare hacker male intenzionati.

Comunque a parte l’incidente occorso quasi due anni fa a salesforce, non ci sono stati problemi tali da generare un’attenzione pubblica. Infatti molti provider di soluzioni SaaS affermano di avere più del 99 percento di disponibilità dei loro software e reclamano una maggior sicurezza rispetto a molti dei sistemi IT interni alle imprese.

Con le soluzioni SaaS è provato che è più facile proteggersi da intrusioni o risolvere bachi interni che nelle soluzioni legacy.

Per quanto concerne la soluzione dei bachi, avendo un unico codice che sottostà alle applicazioni SaaS, qualora si presenti un baco, basterà modificarlo una sola volta, piuttosto che modificare tutte le applicazioni ospitate nelle reti dei clienti.

In più applicare le patch è più complesso per i vendor di applicazioni hosted, i quali devono offrire patch per tutte le versioni del loro software vendute su tutti i sistemi operativi.

Ed infine le applicazioni legacy sono spesso customizzate per andare in contro alle specifiche esigenze delle imprese dovendo fornire un sistema di patch ancor più complesso.

Un ulteriore vantaggio delle soluzioni SaaS è dato dal supporto agli end user, che è molto più semplice che non nelle applicazioni legacy. Il motivo principale è dovuto all’architettura dei software SaaS basata su di un codice unico ed accesso in multi-tenancy, che rende più semplice ai software vendor rispondere ad un set di problemi comuni piuttosto che dover fare diverse diagnosi sui problemi che si presentano sulle applicazioni specifiche di ogni singolo cliente.

In aggiunta possiamo affermare che le interfacce dei sistemi SaaS ed i Workflow progettati in essi sono molto più vicini ai processi di business di oggi necessari alle imprese piuttosto che le tradizionali applicazioni legacy (magari pensate qualche anno fa), che spesso sono progettate per rispondere ai requisiti IT piuttosto che rispondere alle esigenze degli end user.

Un ulteriore vantaggio offerto dai sistemi SaaS in confronto alle applicazioni legacy è il fatto che vi sia un solo responsabile per tutta l’applicazione. Infatti con le soluzioni hosted le reponsabilità per i problemi di performance, per esempio, sono spesso fatti rimbalzare tra i reparti IT e quelli di sviluppo.

Conclusioni

Le potenzialità ed i vantaggi offerti dai SaaS sono tali che sembrano essere visti come una forte minaccia anche da grandi colossi del software. In quest’ottica si aprono enormi possibilità per nuovi fornitori, che potrebbero offrire servizi molto interessanti a prezzi molto contenuti a tutto vantaggio delle piccole e medie imprese che potrebbero finalmente dotarsi di sistemi informativi di grande valore (CRM, SCM, Sistemi di supporto alle decisioni, etc.)