Si evolvono in ottica digitale le gare di appalto nella UE: dal prossimo ottobre, infatti, scattano le semplificazioni per l’accesso ai bandi di gara pubblici e la possibilità di presentare le offerte online, come opzione per tutte le amministrazioni aggiudicatrici dell’Unione Europea.
A ricordare gli step dell’entrata a regime degli appalti elettronici – che semplificano l’intero ciclo delle gare pubbliche, rendendolo più efficiente e trasparente – è la stessa Commissione Europea che ha aggiornato le FAQ in materia.
=> Vademecum UE sugli appalti pubblici
Dgue elettronico
La novità trova le sue basi sul «documento di gara unico europeo» (Dgue), obbligatorio dal 19 aprile 2018. Con il Dgue elettronico gli offerenti non dovranno più fornire piene prove documentali e ricorrere ai diversi moduli precedentemente in uso negli appalti dell’Unione.
Il Dgue è una autodichiarazione dell’impresa sulla propria situazione finanziaria, le proprie capacità e la propria idoneità per una procedura di appalto pubblico, disponibile in tutte le lingue dell’UE e necessario per partecipare agli appalti pubblici europei attestando, in via preliminare, il soddisfacimento delle condizioni richieste.
=> Il Documento Unico Europeo per gli appalti
Esclusione appalti
L’altra novità relativa gli appalti pubblici riguarda i casi di esclusione dagli appalti: dal 19 aprile le amministrazioni pubbliche europee non potranno discriminare le imprese provenienti da un altro Stato membro e fare riferimento negli appalti a marchi specifici, commerciali, o a brevetti preferenziali tra i servizi richiesti.
Eventuali esclusioni potranno essere motivate solo se l’impresa risulta:
- in stato fallimentare o in liquidazione;
- in stato di cessazione di attività o amministrazione controllata;
- colpevole di gravi errori;
- non in regola con le imposte o i contributi sociali;
- colpevole di falso ad un’amministrazione pubblica.
Appalti senza bando
Sarà ancora possibile aggiudicare appalti senza pubblicare un bando di gara, nei seguenti casi specifici:
- casi di estrema urgenza dovuta ad eventi imprevedibili;
- appalti che, per ragioni tecniche o perché relativi a diritti esclusivi, possono essere affidati solo a una determinata impresa;
- appalti esclusi per legge dagli appalti pubblici (acquisto o locazione di fabbricati esistenti, contratti di lavoro, programmi destinati alla trasmissione radiotelevisiva, ecc.).
Aste elettroniche
Le aste elettroniche potranno essere indette dalle PA, ad esclusione di specifiche tipologie di appalti, come la progettazione di lavori, previa preventiva e completa valutazione delle offerte, in modo da consentire di partecipare all’appalto solo ai progetti ammissibili. L’amministrazione dovrà pubblicare l’invito a partecipare all’asta elettronica indicando:
- la data e l’ora di inizio dell’asta;
- il numero delle fasi;
- la formula matematica che determinerà le riclassificazioni automatiche (in ciascuna fase, l’offerente dovrà poter vedere la propria classificazione rispetto agli altri concorrenti, la cui identità non dovrà essere resa visibile).