L’Agenzia delle Entrate continua ad aggiornare il sistema di interscambio che, dal 9 gennaio, consente la trasmissione delle fatture elettroniche fra privati: la documentazione tecnica è stata aggiornata al 13 gennaio, con la correzione di una serie di specifiche precedentemente comunicate. Tutto il materiale riguarda compilazione e invio fatture e corrispettivi in modalità telematica, con specifiche diverse per registratori telematici e distributori automatici. Sono tutte procedure operative messe a punto per l’entrata in vigore, dal 2017, degli incentivi per le fatture elettroniche fra privati previsti dal Dlgs 127/2015, attuativo della delega fiscale.
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A disposizione di imprese e professionisti, c’è il Sistema di Interscambio, che fornisce un servizio completamente gratuito di trasmissione delle fatture: è attivo anche per i privati dal luglio scorso, con qualche mese di anticipo sull’entrata in vigore delle nuove regole sulla fatturazione elettronica fra privati per consentire l’adeguamento, e nelle ultime settimane la piattaforma è stata completamente aggiornata per permettere, appunto, anche lo scambio di documenti b2b. C’è stata una brave pausa, fra l’1 e l’8 gennaio, del sistema, per consentire il passaggio dal vecchio al nuovo formato: da questa data (il 9 gennaio), si può utilizzare solo il nuovo formato. Necessità di adeguamento anche da parte delle pubbliche amministrazioni, che devono aggiornare le procedure al nuovo formato di FatturaPA.
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In termini tecnici: dal 9 gennaio per tutte le fatture elettroniche emesse e ricevute tramite il sistema di Interscambio si utilizza il nuovo formato FatturaPA 1.2 (nuovo tracciato XLM e relativo schema XSD). Le specifiche tecniche sono dettagliate nel provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 28 ottobre 2016. I dati si trasmettono entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo a ogni trimestre, la comunicazione dell’ultimo trimestre si effettua entro l’ultimo giorno di febbraio dell’anno successivo.
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Le imprese possono esercitare l’opzione per la trasmissione telematica delle fatture utilizzando l’apposita funzionalità web presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate, autenticandosi con le proprie credenziali, entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello della trasmissione. Fa eccezione il 2017, primo anno di applicazione, in cui c’è tempo fino al 31 marzo 2017. A questo punto, l’opzione è valida per cinque anni, e se non viene revocata si intende automaticamente rinnovata per il quinquennio successivo. Se l’attività inizia nel corso dell’anno, l’adesione ha effetto immediato. Ricordiamo infine che per i distributori automatici la fatturazione elettronica non è facoltativa, come per le altre imprese, ma obbligatoria. resta obbligatoria anche la fatturazione elettronica verso la PA, mentre è facoltativa quella fra privati.
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Per incentivare la fatturazione elettronica fra privati, la legge prevede una serie di benefici, soprattutto in termini di semplificazioni fiscali e controlli. Molto in sintesi: niente obbligo Spesometro, comunicazione operazioni paesi black list, semplificazioni nelle comunicazioni IVA, rimborsi IVA prioritari senza più visto di conformità sopra i 15mila euro, riduzione di un anno dei termini di accertamento.
Infine, qualche dato, dall’audizione del direttore dell’agenzia, Rossella Orlandi, alla commissione di Vigilanza sull’anagrafe tributaria: dal marzo 2015 al novembre 2016, gestiti circa 52,7 milioni di file fattura verso la pubblica amministrazione, consegnandone circa 49 milioni, con un tasso di scarto al 3,96%. Nel 2016, sono stati gestiti, mediamente, circa 2,4 milioni di documenti elettronici al mese. Fatture emesse da 873mila fornitori e consegnate a oltre 60mila uffici virtuali di 23mila Pa.