Marketing, presenza online, connettività, applicazioni e reportistica. Sono gli strumenti professionali che Facebook offre alle PMI, ma nel rispetto di tempi e modi propri di una piccola e media impresa, all’insegna della facilità, come ha ben sintetizzato Marco Grossi, Head of Agency Small and Medium Business EMEA del social network, in occasione della tappa milanese con Confcommercio del roadshow Boost your business, iniziativa volta ad avvicinare tecnologie connesse e aziende del territorio nonché
«importante occasione per educare le aziende di ogni dimensione a un utilizzo efficiente degli strumenti e delle risorse che Facebook offre, per supportarle nel raggiungimento dei propri obiettivi di marketing».
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La digitalizzazione delle PMI è il target dei big plater IT e Web (Google, eBay, Microsoft, Samsung…) ma anche degli stessi imprenditori, soprattutto i giovani, che hanno animato la platea della giornata. Nell’aprire i lavori, tuttavia, il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli ha subito messo il dito nella piaga:
«più del 40% degli imprenditori milanesi guarda ancora con scetticismo ai social per fare business, quando invece «conoscere e utilizzare in modo efficace Facebook, può significare nuove opportunità di mercato. Aiutare l’imprenditore (anche il più tradizionale) a compiere questo salto culturale, consigliandogli gli strumenti giusti per stare attivamente sulla Rete, significa fare di Internet un alleato e non un concorrente».
Il punto è questo: come fanno una piccola impresa commerciale o un negozio fisico a restare concorrenziali in un mercato dominato da marketplace come eBay o Amazon? In tanti modi, alcuni dei quali forniscono la risposta al perché entrare su Facebook e a come farlo efficacemente.
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Strumenti Facebook
Si può puntare su una nicchia o sulla personalizzazione di prodotti e servizi usando la tecnologia per valorizzare il negozio fisico, si può conoscere attraverso sondaggi online il sentiment dei clienti prima di andare in produzione con una novità, misurare le perfomance, integrare la strategia online a quella offline. Non solo: gli strumenti Facebook offrono un costante aggiornamento sull’andamento dell’attività (quando invece molti piccoli esercenti neppure si preoccupano di valutare quanto vendono in rapporto ai costi e ai metri quadri del negozio).
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Pagina Facebook
Il workshop è servito anche a dare consigli pratici: una pagina Facebook non è un profilo ma una soluzione adatta al business, un vero e proprio sito il cui biglietto da visita sono i contenuti, da aggiornare almeno 2-3 volte a settimana con il maggior numero di informazioni possibili su prodotti (anche foto e video), servizi e utilità (orario di apertura, festività). Un primo passo adatto a tutti, a prescindere da eventuali campagne pubblicitarie (nel mondo, ci sono 45 milioni di PMI su Facebook, di cui solo il 2,5% inserzionisti). Sbarcare sulla piattaforma permette di prendere confidenza con gli strumenti a disposizione, essere reperibili, sfruttare trend emergenti come Mobile e Video.
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Campagne Facebook
L’ultima fase è quella del marketing vero e proprio sfruttando la profilazione. Gli iscritti al social network costituiscono un bacino immenso di utenti e potenziali consumatori, di cui servirsi per attirare persone nel proprio negozio/impresa e trasformare i like in buy. Mediamente in una campagna online il target viene raggiunto nel 38%, con Facebook la percentuale sale all’89%, sfruttando le tre opzioni:
- profilazione di base – pubblico con determinate caratteristiche (età, localizzazione, interessi..)
- pubblico personalizzato – persone conosciute o specifiche presenti sulla piattaforma)
- pubblico simile – persone con una profilazione simile a quelle già inserite.