Servizi web, social media e pagamenti digitali comportano un crescente rischio di furto d’identità dal momento che le tecniche dei cybercriminali sono sempre più sofisticate. Non a caso, le frodi creditizie sono in aumento in Italia (+19,9%), superando i 34mila in un anno, anche se diminuisce il valore medio delle truffe – che si attesta a 3.850 Euro (-11,3%) – anche per la diversa natura delle frodi perpetrate.
I dati sono contenuti nell’Osservatorio sulle Frodi Creditizie e i furti di identità realizzato da CRIF.
In crescita le frodi creditizie di basso importo
Tendenzialmente, le tecniche delle organizzazioni criminali mirano a utilizzare i dati rubati per ottenere prestiti. Per cui è sempre molto importanti fare attenzione ai propri dati personali.
«Spesso, le frodi sono facilitate dai comportamenti rischiosi delle vittime stesse – rileva Beatrici Rubini, Executive Director della linea Mister Credit di CRIF -, come la pubblicazione di informazioni anagrafiche e identificative sui social media, che forniscono alle organizzazioni criminali le informazioni necessarie per creare false identità».
Il trend degli ultimi anni vede queste operazioni concentrarsi su importi bassi: i casi di frode per importi inferiori ai 1500 euro sono il 38,5% del totale, cresciuti del 46% rispetto all’anno precedente. Per contro, diminuiscono i casi di frode per importi superiori: -46,2% fra i 5mila e i 10mila euro (7,5% del totale) e -30,4% oltre 10mila euro.
Tipologie di truffa e importo medio
I prestiti fraudolenti più frequenti sono finalizzati all’acquisto di beni o servizi (il 38,4% del totale): questa fattispecie era in diminuzione negli anni scorsi, ed è poi tornata a salire nel 2022. I truffatori comprano soprattutto elettrodomestici, auto e moto, elettronica, articoli di arredamento. L’importo medio è pari a 7.339 euro.
Sono in calo le truffe relative ai prestiti personali, mentre l’attenzione dei truffatori si sposta sempre più verso le carte di credito: +31,5% nel 2022 e +59,7% l’anno precedente. Sono per ora residuali, ma iniziano a crescere, anche gli imbrogli sulle formule di Buy now pay later (BNPL).
Chi sono le vittime di frode creditizia
Le vittime in genere sono giovani sotto i 30 anni (il 22,9% del totale), anche se ad aumentare maggiormente sono le truffe nei confronti di persone fra i 51 e i 60 anni.
La classifica delle Regioni vede in testa la Campania, seguita da Sicilia, Lombardia e Puglia. Rispetto al 2021, la Sicilia cresce del +4,5%, mentre la Puglia registra un aumento del +8,1%. Dove si registra il maggior incremento rispetto al 2021 è il Trentino-Alto Adige (+17,9%), seppure la quota sul totale si mantenga limitata (0,7%).
Identità digitale sotto tiro
Il documento carpito tramite frode e più frequentemente utilizzato è la carta d’identità seguita dalla patente, ma ci sono anche casi (marginali, ma in crescita) di un codice fiscale fasullo.
Per tutelare la propria identità digitale, ci sono una serie di semplici azioni che si possono mettere in pratica (oltre a fare attenzione alle proprie pubblicazioni online e sui sociali). Ad esempio, prosegue Beatrice Rubini, «attivare un sistema di avviso per monitorare le transazioni con le carte di credito», oppure «adottare sistemi che segnalino tempestivamente l’uso improprio dei propri dati personali per richiedere finanziamenti o se tali informazioni circolano indebitamente sul web. È importante proteggere i propri dati personali e finanziari per evitare il furto di identità».