L’Intelligenza artificiale è entrata ufficialmente in banca, traducendosi non solo in servizi utili alla clientela (es.: contact center e customer service) ma anche e soprattutto in applicazioni che riguardano i prestiti (es.: attribuzione del rating) e la gestione finanziaria, nonché in servizi che garantiscono maggiore sicurezza informatica.
A fare il punto degli situazione è stato ABI Lab, il centro di ricerca dell’associazione bancaria italiana. La ricerca ha esaminato il livello di adozione di hardware e software di AI (Artificial Intelligence) in 22 tra banche e gruppi bancari e 4 outsourcer interbancari.
Circa due banche su tre utilizzano le tecnologie di intelligenza artificiale per la gestione del contact center. Nella maggior parte dei casi (circa il 40%) si tratta di progetti pilota, ma c’è un 32% che è già in produzione.
Al secondo posto nella classifica delle applicazioni di AI in banca c’è il customer service (robo advisory, assistente virtuale), attivo nel 63% dei casi.
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Sul terzo gradino del podio, un pari merito fra sviluppo commerciale e attività di credito (entrambi al 38%). Il commerciale è però in uno stato evidentemente più avanzato, perché più della metà delle banche attive nel segmento sono già in produzione.
Fra gli altri campi che hanno evidenti riflessi sui clienti, la cybersecurity (35%), la finanza (27%).
In tabella, i risultati nel dettaglio: