Fatturazione elettronica, GDPR, trasformazione digitale delle aziende e delle professioni, Industria 4.0, internazionalizzazione: il legame fra digitale e mondo del business si tocca con mano a questa 55esima edizione di SMAU Milano, dal 22 al 25 ottobre nei tradizionali padiglioni di Fieramilano city. «Smau è un momento di mercato, che rende protagonisti gli attori della trasformazione digitale» ha sintetizzato Pierantonio Macola, presidente del tradizionale evento B2B dedicato all’innovazione, introducendo uno degli evento clou del primo giorno, l’Intel summit 2018. Un’occasione per mettere in pratica la forte spinta internazionale impressa al salone tecnologico, e «al ruolo degli abilitatori tecnologici globali». La ricetta di SMAU 2018 si completa con l’ormai tradizionale focus sulle startup e sull’open innovation, con 79 casi di successo destinatari del Premio Innovazione Smau.
Per le PMI e i professionisti, un’occasione per «scegliere i migliori partner in grado di guidare i processi di trasformazione digitale», incontrando «attori già affermati a livello internazionale», ma anche «nuovi player che seguono le imprese passo passo, costruendo per loro progetti sartoriali, startup, che grazie alla rapidità d’azione, alla creatività e al talento che le contraddistinguono, possono rappresentare il partner ideale per le imprese che cercano prodotti finiti da implementare rapidamente al proprio interno». Fra le novità, la presenza di «realtà che si stanno affermando nell’ecosistema dell’innovazione anche in settori diversi dall’ICT: parliamo di mobility, retail, pharma».
Molti anche gli appuntamenti dedicati alle nuove normative, fiscali e non solo, che coinvolgono anche i processi di rinnovamento tecnologico delle imprese (in primis, con la fatturazione elettronica). Anche se qui registriamo un’opinione in controtendenza, di Nicola Savino, Ceo Savino Solution srl, secondo il quale la fatturazione elettronica è più un utile strumento per lo stato in chiave anti-evasione che non un’occasione per le imprese di fare passi avanti sul fronte della digitalizzazione. Anzi, ci sono tecnologie che l’esperto ritene una complicazione più che un’innovazione, come la firma digitale tramite chiavetta: meglio utilizzare la firma remota, consiglia.
Ampio spazio ai tradizionali incontri di matching one-to-one e con gli speed pitching di ItaliaRestartup, agli Startup Safari in collaborazione con l’Università Bocconi, con imprese in visita accompagnate a conoscere startup e aziende digital nel settore di riferimento e i loro progetti di innovazione, agli enti locali e ai territori (con i Punti Impresa Digitale delle Camere di Commercio).
Come da tradizione il primo giorno ha ospitato i risultati dell’indagine Cerved, che conferma il trend positivo del corporate venture capital emerso negli ultimi anni. Macola su questo è particolarmente positivo: «fra quattro anni sono pronto ad avere una superficie espositiva di almeno quattro padiglioni». Del resto, l’incontro con le startup up è considerato cruciale anche dai big tecnologici. Agostino Santoni, amministratore delegato di Cisco sottolinea che le startup «possono aiutare un’azienda come la nostra a cambiare oi stessi, ripensando continuamente il modo di posizionarsi sul mercato». Si tratta di uno sforzo a cui è costantemente costretto un big della tecnologia, visto l’alta velocità di cambiamento che caratterizza necessariamente il settore. «Io, ad esempio, dalle startup ho imparato che la tecnologia deve essere semplice, aperta, programmabile, sicura, automatizzata».
La valorizzazione dei territorio vede presentare esperienze e bilancio di innovazione da parte di Valle D’Aosta, Liguria, Lombardia Bergamo Sviluppo, Trentino Sviluppo, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia, mentre Invitalia porta a Smau startup che arrivano da Abruzzo, Lazio, Puglia e Sardegna.
In tutto, fra gli stand dell’evento si incontrano 400 novità tecnologiche: con Hevolus si naviga all’interno di un ambiente da arredare, Digital Mosaik offre al visitatore una giornata virtuale sulle Dolomiti, magari provando a fare climbing, trekking, o canoa. Immersio propone l’esperienza di una sala operatoria, mostrando come, attraverso la realtà virtuale scuole di chirurgia e ospedali simulano interventi delicatissimi. Moltospazio ai wereable, dalle giacche Epochè termoregolabili dallo smartphone, alla t-shirt intelligente di Let’s, che misura i parametri vitali attraverso appositi sensori.