In aumento le aziende che cercano risorse finanziarie ricorrendo al credito bancario: dal 34% del 2010 ad un previsto 47% nel triennio 2012-2014.
Essendo le banche sempre più selettive, vista la crisi, come effettuare una corretta auto-valutazione e migliorare la propria capacità negoziale con le banche?
Ne abbiamo parlato con Daniele Geron commercialista e consulente finanziario, che ci ha spiegato come secondo i principi di Basilea 2, “l’attribuzione di un rating – ovvero di una valutazione della situazione economico-finanziaria dell'impresa – è fondamentale per capire quanto credito potrà venire concesso dalla banca e a quale costo”.
Ecco dunque alcuni consigli alle PMI su come affrontare il dialogo con le banche.
Arrivare preparati:
E’ fondamentale conoscere bene la situazione economico-finanziaria della propria azienda.
Spiega Geron: per valutare in maniera adeguata l'equilibrio economico-finanziario dell'azienda dobbiamo prendere in considerazione tutta una serie di parametri, ricavabili dalla ri-classificazione dei valori di bilancio.
Ad esempio: grado di copertura delle immobilizzazioni con il patrimonio netto; incidenza degli oneri finanziari sul fatturato; liquidità generata dalla gestione corrente cash-flow); grado di indebitamento.
I valori di questi indici vengono pesati e poi sommati tra loro per giungere a un punteggio finale: questo rating viene poi inserito in una scala di valori che va dalla tripla A (ottimo) alla C (pessimo). Il valore D indica lo stato di default (totale insolvenza).
Usare lo strumento adatto
Come ottenere rapidamente una valutazione sintetica da presentare alle banche?
La risposta dell'esperto: abbiamo costruito un sistema di valutazione del rischio – Bussola aziendale – basato sulla elaborazione dei dati di bilancio, pescati dal sistema gestionale e rielaborati in modo automatico da uno specifico software; vengono così generate rappresentazioni grafiche dei singoli indici e del rating complessivo per l’azienda.