Se è vero che i rumors vedono anche Microsoft impegnata alacremente nel porting di Office su piattaforma mobile – si tratti di Windows, iOS ed Android – LibreOffice, l’alternativa free alla suite da ufficio di Redmond, gemella di OpenOffice.Org, sembra avere l’intenzione di bruciare il più velocemente possibile le tappe: ars technica, infatti, riporta che uno sviluppatore della The Document Foundation ha già presentato un prototipo di come dovrebbe apparire l’interfaccia grafica di Libre Office su Android – già l’aveva fatto per iOS alla fine del 2011.
Benché si tratti, per ora, in uno stadio dichiaratamente embrionale dell’attività di sviluppo, prevalentemente di un proof of concept della portabilità di LibreOffice su un device mobile, il punto nodale – ancorché apprezzabile soprattutto dagli addetti ai lavori – è l’approccio allo sviluppo, non orientato, come capita spesso in questa iniziative, nella realizzazione di una versione tecnologicamente differente dall’originale bensì al massimo riutilizzo possibile di quella esistente, cioè quella già apprezzata (e diffusa) sui Desktop.
Per i non addetti ai lavori il significato di questa scelta potrebbe essere sintetizzato come segue: una volta che il porting sarà completato qualsiasi miglioria apportata a Libre Office sarà parallelamente (o quasi) disponibile – garantendo pertanto la massima compatibilità possibile – sia nella variante Desktop che in quella Mobile.
Completa questo scenario la scelta di muoversi pure su una variante Cloud di Libre Office cui riservare lo stesso approccio, con la prospettiva, per i potenziali utilizzatori, di disporre di un trittico davvero vincente.