E alla fine HP decise cosa fare di WebOS, il sistema operativo rilevato dalla oramai defunta Palm che doveva rappresentare uno dei nuovi core business del colosso informatico americano: così non è stato (per molti motivi non del tutto comprensibili) e i timidi tentativi di entrare nel mondo Smartphone e Tablet Pc con il Pre 3 e il Touch Pad non hanno sortito i risultati sperati, per cui dopo mesi di tentennamenti ha scelto di non mettere in pensione anticipata WebOS e di renderlo open source.
Rilasciando il codice sorgente di questo sistema operativo chiunque potrà svilupparlo e adattarlo per i propri prodotti.
Anche la stessa HP ha deciso di non abbandonare WebOS del tutto e ha dichiarato che continuerà a svilupparlo e in cantiere sarebbe previsto per il prossimo anno un nuovo Tablet Pc.
Tuttavia gli analisti, nonostante l’ottimismo ritrovato di HP nel rendere open source WebOS, non vedono un futuro roseo per questo sistema operativo che commercialmente varrebbe ora zero.
Probabilmente HP con questa mossa cerca soltanto di portare nuova linfa a questo fallimentare progetto sperando di invogliare nuovamente sviluppatori e aziende produttrici di smartphone a investire in WebOS, ma questa possibilità allo stato attuale sembra davvero molto remota.