Chi utilizza servizi Web si trova a dover gestire differenti password. La tendenza è di ricorrere sempre alla stessa, ma è una scelta non sicura in caso di furti d'identità . Al limite se ne può usare una di base ed altre più lunghe a partire da questa, a seconda dell’importanza del servizio, ma resta il problema della memorizzazione.
Passpack può rivelarsi una soluzione per questo tipo di situazioni, e come vedremo non si limita a essere solo un deposito di password.
Dopo essersi registrati al servizio viene chiesta oltre al nome utente e alla password anche una Packing Key, da scegliere una volta per tutte e non cambiare mai, e soprattutto da ricordare, questa sì, a memoria. Potremmo definirla una password di secondo livello, può consistere anche in una frase e si può recuperare solo la se si è cambiata e ci si ricordi la vecchia.
All'interno di questo sistema si inseriscono alcune funzioni sociali interessanti, come la possibilità di condividere le password con gruppi di altri utenti, ad esempio propri collaboratori. In questo caso la funzione fa parte dei pacchetti a pagamento.
Inoltre, Passpack offre l'auto-login, attraverso un bottone per poter entrare velocemente in moltissimi siti supportati dal servizio.
Oltre alla sicurezza e alle password, un utilizzo indiretto di Passpack può essere anche quello organizzativo, cioè elenco di siti più utilizzati. I servizi inseriti restano infatti elencati nel pannello di controllo, e basta a quel punto un click per accedervi direttamente.