Il Fisco italiano diventa consulente in Business Intelligence per imprese e Pmi? Gli Studi di settore diventano un potenziale strumento a disposizione degli imprenditori per analizzare e migliorare la competitività della propria impresa?
La risposta arriva da SOSE (Società per gli Studi di Settore), Agenzia delle Entrate e MEF – Dipartimento delle Finanze, unitisi per “aiutare” le piccole imprese.
I tre enti, che normalmente agiscono istituzionalmente sotto l’egida del Fisco, hanno messo assieme esperienze e conoscenze in materia di impresa per realizzare un prodotto che promette di guidare le piccole imprese nelle scelte strategiche, tramite un’analisi puntuale delle risorse a disposizione.
In pratica, un test che permette alle aziende di confrontarsi con realtà produttive simili e di verificare chance e strumenti da sfruttare per ottimizzare la produzione e guadagnare punti sotto il profilo della competitività .
Benchmark your opportunities (Byo), è il nome del nuovo prodotto presentato in anteprima nell’ambito del workshop “La nuova strada per lo sviluppo della tua impresa”; il nuovo servizio di analisi si basa su tecniche di business intelligence e sfrutta le informazioni, l’esperienza e la tecnologia dei tre enti che, con ruoli diversi, operano per realizzare progetti mirati allo sviluppo economico del Paese e all’attuazione di politiche fiscali adeguate alle esigenze degli operatori commerciali.
Non solo caccia al contribuente: il Fisco assume dunque la veste di consulente, mettendo a disposizione delle piccole e medie imprese il know how maturato con gli Studi di settore e convertendoli in uno strumento utile a districarsi in contesti di sempre più difficile interpretazione.
Proprio l’elaborazione degli Studi di settore fornisce un quadro dettagliato “non solo della situazione contabile, ma anche della struttura delle piccole e medie imprese italiane”, utilizzabile oltre che da imprenditori e consulenti anche a banche e confidi per elaborare strategie di finanziamento. I dati in possesso del Fisco, grazie agli studi di settore, individuano, infatti, l’inserimento dell’azienda in un determinato contesto di mercato, il suo sistema produttivo e le criticità .
E se il classico gioco dei ruoli giustifica una punta di scetticismo, occorre tutto sommato considerare che, in fondo, un’azienda sana è pur sempre un’azienda in grado di pagare regolarmente le tasse!