Una delle tipiche preoccupazioni degli utenti in fase di migrazione da Windows XP a Vista è sempre stata la retro-compatibilità delle applicazioni. Onde evitare lo stesso scenario, come noto, Microsoft ha provato a mettere a punto il plug-in XP Mode (XPM) per consentire agli utenti di virtualizzare le applicazioni per XP in Windows 7.
Da qui numerose le aspettative degli utenti, soprattutto business, preoccupati di ridurre al minimo l’impatto dell’upgrade dei sistemi aziendali. Ma i dubbi sono ancora molti.
Intanto, bisogna ricordare che XP Mode non sarà una funzione nativa del sistema operativo ma un plug-in da installare in autonomia sul proprio computer.
Gratuito per gli utenti Professional, Ultimate e Enterprise, includerà Windows Xp equipaggiato del Service Pack 3.
XPM funziona in modo similare ai prodotti Virtual PC (acquisita da Microsoft nel 2003), ma con una importante differenza: il sistema non richiede all’utente di avviare un ambiente virtuale.
Le applicazioni, infatti, man mano che vengono installate nell’ambiente virtuale vengono rese disponibili anche per il sistema host.
Questo si traduce nella possibilità di eseguire le applicazioni nello stesso desktop, sollevando il sistema dal carico che una macchina virtuale comporta.
Come spiegato sul blog “Windows for your Business“, il target è costituito anche dalle Pmi:
“Windows XP Mode è specificatamente progettato per aiutare le piccolo aziende a passare a Windows7. Windows XP Mode vi offre la flessibilità di eseguire molte applicazioni di produttività più vecchie su un PC basato su Windows 7. Tutto quel che dovrete fare è installare le applicazioni appropriate direttamente in Windows XP Mode, che è una ambiente virtuale Windows XP che si esegue sotto Windows Virtual PC. Le applicazioni saranno pubblicate sul desktop di Windows 7 e quindi potrete eseguirle direttamente da Windows 7. Windows XP Mode e Windows Virtual PC possono essere utilizzati al meglio sui vostri nuovi PC Windows 7. Rilasceremo a breve la beta di Windows XP Mode e Windows Virtual PC per Windows 7 Professional e Windows 7 Ultimate”.
Attraverso XP Mode Microsoft mira dunque a spingere gli utenti, in particolar modo quelli business, a far migrare il proprio parco macchine al nuovo sistema operativo a fronte della garanzia di compatibilità con uno dei sistemi più longevi della storia del colosso di Redmond.
Ma sarà davvero così? La retro-compatibilità sarà davvero completa e garantita?