"No XP, no Intel"…Ma gli utenti?

di Sonia Ferretti

Pubblicato 8 Luglio 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:52

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Nonostante i 140 milioni di copie vendute, per il momento Intel rifiuta il totale aggiornamento a Windows Vista.
Nonostante Microsoft sia sotto class action negli USA con l’accusa di aver abbassato i requisiti minimi di Vista proprio per avvantaggiare una parte della produzione Intel, quindi, quest’ultima ha annunciato di non avere in programma nessuna migrazione in massa del proprio parco macchine interno a Windows Vista.

Come si sa, Intel è un partner storico per Microsoft e la sua defezione va solo a sommarsi con quella di altre aziende che denunciano problemi di compatibilità  e consumo eccessivo delle risorse. Secondo Intel, infatti, Ram, scheda video e CPU costano troppo.

A livello aziendale Intel rappresenta un orientamento preferenziale per i professionisti per prestazioni e durata. Recentemente, tra l’altro, ha anche presentato un sistema per impedire l’accesso non autorizzato al contenuto dei dispositivi mobili, chiamato Anti-Theft.
Ed ora, ha annunciato che non effettuerà  l’aggiornamento di tutti i suoi computer a Vista. Del resto, non mi sembra strano visto che l’utenza è ancora per la maggior parte orientata su XP.

Appare sempre più evidente, quindi, come Vista rappresenti una transizione tra XP e Windows 7, che Microsoft vorrebbe lanciare nel 2010.
Con questa piattaforma, infatti, egli spera di riconquistare la fiducia dell’utenza aziendale e consumer, anche se la cosa fa un po’ sorridere dal momento che Vista è appena uscito..
Questo è quanto dichiarato da Microsoft :

“Windows 7 rivoluzionerà  il modo di intendere il personal computer, vi troverete di fronte al desktop del futuro, con cui poter interagire direttamente, grazie ad una superficie touch-screen, con le mani senza l'ausilio del mouse”

…Senza mouse? Peccato che a me (e immagino a molti altri) non piaccia affatto l’idea di mettere le dita sullo schermo, che rimarrebbe tutto pasticciato …!

Per quanto riguarda le aziende, la strategia migliore sembra sicuramente quella di “aspettare”. Può darsi, comunque, che in un prossimo futuro Intel cambi ancora idea e che la sua risulti solo una manovra di qualche tipo, cosa che è già  successa in passato. Aspettiamo dunque..