Anche ad una Pmi può capitare di non riuscire a far fronte alla domanda di mercato a seguito di un numero eccessivo di richieste. E la situazione di criticità può riferirsi anche ai mille problemi inerenti la gestione dell’intera fase logistica connessa alla vendita.
L’IT e i gestionali per impresa forniscono oggi le risposte più immediate a tali situazioni, con strumenti software gestionali preposti al presidio, allo sviluppo e alla difesa nel tempo delle politiche aziendali di market driving sono collettivamente chiamati col termine CRM (acronimo Customer Relationship Management).
Tendenzialmente i nostri imprenditori, salvo rare eccezioni, sono consapevoli della opportunità
di adottare adeguati tali strumenti CRM, ma non sempre compiono il “grande passo”. Vuoi per i lunghi tempi di start-up che caratterizzano alcune suite, vuoi per l’eccessiva rigidità di struttura e mancanza di personalizzazione di molte soluzioni, vuoi per i dannati costi.
I leader del mercato sono nomi noti: Oracle Siebel, SAP e Infor Epiphany ma tra questi “pezzi da novanta” si sta facendo strada – ormai da tempo – un piccolo Davide che non ha nulla (ripeto: proprio nulla) da invidiare ai citati Golia; mi riferisco naturalmente a SalesForce.com, la società con quartier generale a San Francisco da cui prende nome l’omonimo CRM.
Salesforce.com si fonda su una piattaforma in architettura SaaS, fattore chiave che ha contribuito molto al suo successo, al punto che attualmente possiede un market share vicino al 3%.
In un segmento come questo – alquanto parcellizzato – nel quale decine di migliaia di player praticamente si sbranano, non è certamente poca cosa. Ne consegue che chiunque, a fronte di un canone mensile, può permettersi di adottarlo.
Per rendersi conto delle enormi potenzialità applicative di customizzazione, la cosa migliore è provarlo. Personalmente, penso che sia impossibile non innamorarsene.