Il rilascio della prima versione completa (1.0) di Adobe AIR rappresenta un primo passo importante verso una nuova idea del concetto di applicazioni orientate al Web.
Grazie alla compatibilità con le tecnologie dominanti Flash, HTML, Flex ed Ajax, l’Adobe Integrated Runtime si propone come una piattaforma dalle potenzialità davvero interessanti per il segmento business.
La prospettiva è quella di riuscire ad andare oltre le limitazioni intrinseche al browser, schiudendo agli sviluppatori la possibilità di realizzare applicazioni dal valore aggiunto e pressoché indipendenti dal sistema operativo scelto.
Il primo aspetto di rilievo credo arrivi dalla disponibilità in logica freeware e open source del nuovo kit di sviluppo (SDK), che nella precedente parziale versione – disponibile dal giugno scorso – ha avuto modo di farsi apprezzare da migliaia di programmatori appartenenti alla comunità internazionale.
I primi moduli consistenti vengono presentati in questi giorni, nella speranza che la tecnologia AIR possa traslare il potenziale bacino d’utenza da Internet ad applicazioni desktop aziendali, proponendosi così come alternativa alla posizione prevalente di Microsoft.
Del resto, anche la casa di Redmond non sta con le mani in mano e con un’azione aggressiva cerca di proporre la propria piattaforma Silverlight nell’ambito delle Rich Internet Application (RIA).
L’obiettivo principale sembra dunque essere al momento quello di coniugare la potenza operativa e di calcolo propria dei sistemi desktop con la propensione dinamica del Web.
Le applicazioni rilasciate secondo le specifiche di Adobe AIR possono sfoggiare i vantaggi della rapidità di sviluppo, della compatibilità multipiattaforma e della semplicità d’uso. Parallelamente possono fare propri gli aspetti positivi del software progettato per le macchine desktop, quali l’interazione in scrittura e lettura con i dati locali e con gli altri programmi preinstallati.
Cosa aspettarsi per il prossimo futuro? Non è facile dare una risposta certa. L’auspicio è che abbia inizio una fase di concorrenza leale che possa portare ad un effettivo ripensamento di alcune tecnologie applicate al Web, magari giungendo alla definizione di applicazioni aziendali sempre integrate alla rete Internet, ma che possano al tempo stesso essere utilizzate anche non in linea. E ciò renderebbe oltretutto meno stringenti le specifiche hardware dei PC ed, in prospettiva, dei dispositivi mobili. E senza alcuna dipendenza dal sistema operativo.