Vista vs XP, per scegliere occorre (un pò di) metodo

di Giuseppe Badalucco

Pubblicato 4 Marzo 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:52

Passare a Vista o tenersi il vecchio XP? Siamo in molti a esserci posti questa domanda negli ultimi tempi. Naturalmente non può esserci una risposta univoca, buona per ogni occasione.

È chiaro che se si tratta del nostro portatile o dei pc di una piccola rete aziendale faremo alcune specifiche considerazioni. Qualora invece la scelta tra un sistema operativo e l’altro riguardi un numero considerevole di licenze le problematiche saranno di altro tipo, verosimilmente più numerose e complesse.

Vogliamo iniziare a chiarirci un po’ le idee riducendo il problema in piccole parti?

Ad esempio potremmo confrontare i due sistemi esaminandone le caratteristiche dal punto di vista del networking; oppure cercando di stabilire con quale dei due è maggiore la produttività  personale; la sicurezza è il nostro pallino? Ci chiederemo allora quale dei due sistemi offre la maggior protezione on-line.

Anche l’assistenza e il supporto sono sempre aspetti importanti da considerare: siamo sicuri che gli applicativi che utilizziamo nella nostra professione gireranno senza particolari problemi su Vista? O che tutte le periferiche che possediamo dispongono dei driver aggiornati?

È evidente che le prospettive dalle quali partire per inquadrare il problema sono molteplici, e tutto sommato di difficile comparazione. Che giudizio dare di un sistema molto performante ma allo stesso tempo soggetto a numerose vulnerabilità  non appena proiettato sulla rete?

È notizia di questi giorni che a breve Microsoft rilascerà  il primo service pack per Vista. Nel frattempo è ricominciato il balletto di opinioni circa il gradimento delle aziende: chi dice che questa release invoglierà  la migrazione verso Vista, chi raffredda gli animi.

Come stanno realmente le cose? In realtà  chi ha pianificato una migrazione difficilmente sarà  influenzato dall’uscita del nuovo SP1. In altre parole, chi da tempo ha deciso di migrare di certo non cambierà  idea all’improvviso.

Diffidiamo anche dalle manovre pubblicitarie mascherate da battaglie di libertà , come quella portata avanti da Infoworld, magazine statunitense d’informatica, che con la scusa di convincere Microsoft a rendere disponibile XP a tempo indeterminato salvandolo dalla rottamazione prevista a partire dal primo luglio di quest’anno, data a partire dalla quale sarà  ufficialmente interrotta la vendita, punta soprattutto a guadagnare visibilità  sui media specializzati.

L’unica bussola per orientarsi è quella di ascoltare le proprie ragioni, vale a dire mettere a fuoco le proprie esigenze. Individuate quelle avremo un solido punto di partenza dal quale provare a svolgere qualche considerazione sensata evitando di incappare nelle trappole della partigianeria e del condizionamento.