In principio era il Lotus, il Lotus era presso il PC e il Lotus era il PC…
Sacrilegi a parte: chi non ricorda il mitico Lotus 1-2-3? Stiamo parlando del primo foglio elettronico, che ha permesso a centinaia di migliaia di persone di tutto il mondo di “rompere il ghiaccio” con l’allora astruso mondo dei primi Personal Computer?
Siamo a cavallo degli anni Ottanta, un periodo pionieristico dell’informatica distribuita (così chiamavano allora i PC) e a quei tempi Lotus 1-2-3 dilagava… Tutto merito della sua semplicità e potenzialità d’uso. Poi arrivò Excel di Microsoft… e fu un’altra cosa.
E cosa dire del glorioso Lotus Organizer che per primo ci ha permesso di familiarizzare con concetti quali rubrica, contatti, agenda e calendario?
Da allora l’americana Lotus (ora brand IBM) avrà anche cambiato pelle (nel senso che ha trascurato un po’ la clientela consumer a beneficio della fascia medio alta) ma non ha certamente perso il vizio di interpretare sempre un ruolo di primo piano nell’innovazione.
In ambito strettamente gestionale, da sempre il suo gioiellino si chiama Lotus Domino.
Utilizzato praticamente da quasi tutte le circa 500 più grandi aziende del mondo, Lotus Domino è letteralmente la lampada dei desideri di Aladino, ora anche in veste Web 2.0 (ove eccelle, tra l’altro).
Grazie ai recenti rilasci di soluzioni esplicitamente ideate per il Web 2.0 quali Lotus Quickr e Lotus Connections, servizi innovativi come mashup, social bookmarking, wiki, blog, social network, team collaboration possono integrarsi agevolmente con la piattaforma gestionale classica.
L’attenta strategia di prezzi contenuti che IBM ha saggiamente perseguito negli ultimi anni rende questo groupware sempre più accessibile alle PMI non solo in termini di costo iniziale (sensibilmente inferiore rispetto a quello di non molto tempo fa) ma anche in termini di benefici a breve termine. Il tutto grazie a tempi di implementazione estremamente più contenuti, cosa che in passato non accadeva.
Dunque Lotus Domino non è più solo un appannaggio esclusivo delle grosse realtà industriali ma una piattaforma flessibile e a costi sostenibili che trova nelle nostre PMI ampi ambiti di utilizzo, soprattutto come strumento di raccordo tra il gestionale d’impresa classico (fatto di ordini, fatture e partita doppia) e le immense opportunità che il Web 2.0 ancora nasconde passando per il DMS (Document Management System) del quale esso è il capostipite.