Secondo una ricerca Eurostat sull’uso di internet in Europa nel 2013, gli italiani sembrerebbero snobbare l’uso dei servizi e-government messi a disposizione dalla pubblica amministrazione. Secondo la ricerca, in Europa, mediamente il 41% dei cittadini usa i servizi digitali offerti dallo Stato. Gli italiani risulterebbero invece da questo punto di vista poco smart. Solo il 21% dei nostri concittadini utilizzerebbe gli strumenti di comuni, ASL e in generale dalla pubblica amministrazione.
Peggio di noi solo la Romania con il 5%. I Paesi europei “virtuosi”, da questo punto di vista, sarebbero la Danimarca (85%), i Paesi Bassi (79%), la Svezia (78%), la Finlandia (69%), la Francia (60%), il Lussemburgo (56%), l’Austria (54%) e la Slovenia (52%). I motivi principali per cui i cittadini europei accedono ai servizi di e-government? La ricerca Eurostat 2013 li identifica nell'invio della dichiarazione dei redditi, nella richiesta di documenti personali, nelle questioni legate alla sicurezza sociale e all'iscrizione alla scuola.
Confronto che vede l’Italia digitale perdere anche sui dati relativi a diffusione e della banda larga. In Europa, nel 2013, il 79% delle famiglie accede ad internet e il 76% possiede una connessione a banda larga. Inoltre, solo il 21% dei cittadini europei dichiara di non aver mai utilizzato internet. Male invece l’Italia. Solo il 69% delle famiglie italiane accede ad internet e solo il 68% possiede una connessione a banda larga. Inoltre, purtroppo ben il 34% dichiara di non aver mai utilizzato internet. Peggio di noi in Europa da questo ultimo punto di vista fanno solo la Grecia (36%), la Bulgaria (41%) e la Romania (42%). I Paesi virtuosi dal punto di vista dello sviluppo digitale sono quelli del nord Europa, come per esempio Olanda, Lussemburgo, Danimarca e Svezia. Per maggiori informazioni consulta la ricerca Eurostat.