Google, il gigante di Montain View, ha speso 30 milioni di dollari per acquisire Wavii strappandola ad Apple: la start-up che ha sviluppato una app per aggregare le notizie sparse in Rete (Scopri tutte le novità di Google). La preziosa applicazione raccoglie le notizie pubblicate nel Web e le ordina in base alle preferenze dell’utente, permettendo la costruzione di “giornali personalizzati” per tutti gli iscritti.
In sintesi l'app funziona così:
- Raccoglie mille notizie al minuto;
- Estrae brevi messaggi di testo;
- Costruisce un giornale su misura per ogni singolo utente
Ad aver attirato l'attenzione è l'algoritmo sottostante a Wavii, creato da Adrian Aoun, ex amministratore delegato e fondatore della start-up. L'algoritmo riproduce i processi che caratterizzano l'apprendimento di una lingua: in pratica l'app impara un termine come “candidato politico italiano 2013”, e ricerca nel Web tutte le persone che hanno annunciato una loro candidatura in ambito politico. L'investimento fatto da Google per acquisire Wavii è un segnale forte per tutte le aziende e i team di sviluppatori orientati a realizzare servizi di aggregazione per news e contenuti. Da questo caso possiamo dedurre che l’economia digitale sarà sempre più orientata all’offerta di contenuti editoriali “tagliati su misura”, grazie anche alle applicazioni delle nuove tecnologie semantiche ed alle competenze e capacità creative dei produttori di contenuti. Ancora una volta possiamo affermare che “il contenuto è il re!”.