Le chiavi usb hanno diffuso su larga scala l’abitudine di trasportare i dati in modo facile e veloce. Seagate mira a rendere anche sicuro questo processo, portando a un nuovo livello l’evoluzione del mobile storage.
In occasione del CES la società californiana presenterà FreeAgent, dispositivo portatile che oltre a permettere l’archiviazione dei dati ne assicura la protezione grazie a un software di crittografia integrato. La capacità della memoria arriva fino a 750 GB, permettendo dunque di utilizzarlo come un hard disk portatile su cui conservare anche informazioni riservate, alle quali è possibile accedere semplicemente collegandosi a un computer tramite porta usb.
Lo scenario che poterebbe configurarsi ricorda quello preconizzato la scorsa decade da Sun Microsystem e Oracle con il network computing: ogni utente utilizza un unico dispositivo su cui conserva i suoi dati e poi vi accede attraverso terminali di varia natura. Uno scenario che l’attuale situazione rende decisamente verosimile grazie alla capillare diffusione di computer sia mobili che fissi,e alla copertura garantita da reti wired e wireless. Come sostenuto da Jim Druckrey, vice presidente di Seagate, questa prospettiva porterebbe all’abbandono sia dei pc desktop che di quelli portatili, poiché l’unica cosa importante diventa «avere i dati di cui hai bisogno, quando ne hai bisogno».
FreeAgent farà il suo debutto sul mercato a Febbraio e sarà disponibile in tre linee: Go (da 12 a 160 GB), Desktop (da 250 a 500 GB) e Pro (da 320 a 750 GB) con prezzi che oscillano da 199 $ a 419 $.